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giovedì, Novembre 21, 2024

Omicidio Niro, una morte che attende risposte

AttualitàOmicidio Niro, una morte che attende risposte

di GIOVANNI DI TOTA

Si può confondere un incidente stradale con una fucilata in pieno petto? Lucio, all’alba dell’11 febbraio del 2008 era nella sua Fiat Bravo nera, riverso sul sedile senza vita. Lo aveva trovato il fratello. L’auto ferma contro questo albero, nella stradina che quel ragazzo di Baranello conosceva bene. Una scorciatoia tra le campagne della piana di Sepino, per arrivare prima a casa della fidanzata. A Santa Croce del Sannio, pochi chilometri da Morcone, al confine tra Molise e Campania.

Lui e Rosanna Parlapiano, di lì a qualche mese avrebbero dovuto sposarsi. Ma ora Lucio era immobile e senza vita nella sua auto. Sono passati sei anni dalla mattina dell’11 febbraio del 2008. In mezzo le indagini dei carabinieri di Morcone, il processo in Corte d’Assise a Benevento e l’assoluzione di Domenico Felice, imputato per omicidio. Avvenuta il 3 marzo del 2011.

A distanza di due anni da quel processo e di sei dal delitto, il colpevole della morte di Lucio Niro, muratore di 30 anni di Baranello, è solo una entità astratta. I famigliari e la procura di Benevento hanno presentato ricorso in Appello. Ma fino ad oggi quel faldone è parcheggiato nella cancelleria in attesa che venga fissata una data.

Nel frattempo, la signora Maria, madre di Lucio e nonna di Lucia, la nipotina messa al mondo da Rosanna, che dal suo promesso sposo aspettava la figlioletta, non riesce a darsi pace. Insieme a lei e alla sua famiglia, a chiedere con forza verità e giustizia ci sono un intero paese e tutti coloro i quali non sanno darsi ragione di una morte assurda. Le indagini, a loro dire, presentano dei buchi evidenti. Appena trovato il corpo, i carabinieri di Morcone avevano ipotizzato un incidente stradale.

Invece, l’11 febbraio 2008, qualcuno ha atteso che l’auto di Lucio passasse da quella stradina. Nascosto nell’ombra ha premuto il grilletto di un fucile e ha fatto fuoco senza sbagliare. L’assassino è ancora nascosto dietro quelle fronde. Ma chi poteva volere la morte del muratore di Baranello? E’ a questa domanda che la madre di Lucio Niro attende da sei anni una risposta.

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