Sono trascorsi sette anni dalla tragica morte, in Afghanistan, di Alessandro Di Lisio, 25 anni, di Campobasso, caporalmaggiore dell’Esercito.
Era il 14 luglio del 2009 quando il giovane artificiere dell’ottavo Genio guastatori della Folgore, veniva ucciso dall’esplosione di una bomba.
L’attentato a 50 chilometri da Farah. Alessandro Di Lisio era impegnato, insieme ad altri tre parà, in una operazione di pattugliamento, quando il mezzo sul quale viaggiavano è saltato in aria a causa di un ordigno, posizionato al centro della strada. Per il caporalmaggiore molisano non c’è stato nulla da fare, feriti gli altri tre militari che erano con lui.
Alessandro Di Lisio era impegnato da 4 mesi in una missione di pace. Era considerato un militare esperto e preparato, che aveva già partecipato ad altre missioni in zone di guerra, come l’Iraq.
La notizia, arrivata in Italia prima dell’ora di pranzo, gettò nello sconforto e nel dolore l’intera regione.
Alla memoria di Alessandro e del suo sacrificio, a Campobasso è stata intitolata la piazza antistante la caserma dell’esercito e un cippo, posizionato alle spalle dal monumento ai caduti, in piazza della vittoria.
A distanza di sette anni da quel giorno tragico, il ricordo di Alessandro Di Lisio nei familari e negli amici resta vivo ed intatto. Il ricordo di un giovane che in una missione di pace ha lasciato la vita.
anna maria di matteo