Mancano dieci minuti alle quattro del pomeriggio quando con dieci minuti di anticipo sulla tabella di marcia la giudice del Tribunale, Roberta D’Onofrio, proclama eletta Sindaca di Campobasso Marialuisa Forte. E’ una scena tutta al femminile quella che si manifesta agli occhi dei cronisti e agli obiettivi delle telecamere. Insieme alla D’Onofrio e alla Forte c’è infatti anche la sindaca facente funzioni uscente, Paola Felice. Il congedo e il passaggio di consegne avviene secondo un galateo istituzionale oggi sempre più raro. Paola Felice consegna a Marialuisa Forte un mazzo di fiori, la chiave dell’ufficio da Sindaca e la fascia tricolore.
Improntate all’emozione le prime dichiarazioni della Sindaca.
Oltre l’emozione adesso, c’è la pratica quotidiana che da subito dovrà fare i conti con un consiglio comunale di segno e colore diversi da quelli da quelli della Sindaca e dal gruppo di consiglieri che a lei si riferiscono. Da Marialuisa Forte arrivano segnali di apertura.
Una lettura metacomunale e che guarda ad un perimetro più ampio, fa dire alla Forte che il segnale arrivato da Campobasso è anche un segnale di progressiva disaffezione dalle politiche nazionali e regionali che vedono il centrodestra al comando.
Adesso che i tappi di spumante sono tutti esplosi, le mani tutte strette, i fuochi d’artificio tutti sparati e gli abbracci tutti consumati, si passa alla fase operativa. Nelle prossime ore ci sarà la proclamazione ufficiale dei consiglieri eletti; intanto la sindaca ha adesso dieci giorni di tempo per costituire la Giunta e, sempre entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti dovrà essere convocata la prima seduta del Consiglio comunale che dovrà riunirsi entro i dici giorni successivi. Conti alla mano: entro dici giorni conosceremo la Giunta Forte e entro venti giorni l’orientamento del Consiglio Comunale.
