La prima settimana trascorre veloce con briefing che si susseguono a ritmo frenetico. Siamo presso il COI (Comando Operativo di vertice Interforze). Visitiamo la sala operativa collegata con tutti i teatri e non solo.
Gli istruttori, dai Generali ai Marescialli, si sono dimostrati uomini preparati e disponibili a rispondere a tutte le nostre domande. Apprendiamo e memorizziamo di tutto sulle attività delle forze armate, dall’Esercito, ai Carabinieri alla Marina all’aeronautica.
La seconda settimana inizia con il trasferimento da Roma a Livorno. Le esercitazioni sul campo sono anticipate dai vari briefing informativi. Dopo le prime esperienze (toste) cambi l’idea che ti eri fatto sulla simulazione. Nei centri di addestramento i teatri sono realizzati come nella realtà. Le fasi concitate del rapimento, spari , fucili puntati, manette ai polsi, cappuccio e quant’altro, nonostante ti ripeti che è una finzione puoi a volte esser preso dal panico e non superare la prova. Comunque in ogni caso è una esperienza travolgente, ti rimane dentro.
Tutte le esercitazioni svolte, dai vari tipi di checkpoint (legali illegali etc), dal volo sul C130 muniti di regolari giubbotti anti proiettili e di casco, alle sfrecciate sui veloci gommoni della Marina, regolarmente equipaggiati, ci hanno preparati direi in modo ottimale ad affrontare i vari teatri.
In conclusione mi sento di ringraziare lo Stato maggiore Difesa per l’impegno profuso e la FNSI per l’organizzazione.
Un grazie particolare, un abbraccio ed un saluto ai tutor, Cap. Marco Ciervo e Mar. Giuseppe Matera che ci hanno seguito per l’intero corso, consigliandoci, informandoci, a volte redarguendoci, ma sempre con professionalità.