Il giorno dopo il caos al Pronto soccorso del Cardarelli di Campobasso non c’è più la paralisi. Quello di ieri è stato un pomeriggio da incubo per chi era lì. 54 pazienti in attesa di essere visitati o smistati nei reparti, per ore. 24 su barella e di questi due classificati Codice Rosso. Indisponibilità di posti letto. Ambulanze ferme. Non potevano partire perchè le lettighe erano occupate. Proteste a non finire.
Rabbia, disperazione, esasperazione tra la gente nella hall. Medici e infermieri hanno fatto l’impossibile per tamponare le emergenze. Sanitari che devono fare i conti con i tagli dei precari e le ristrettezze delle sforbiciate imposte dall’alto.
L’Asrem, con una nota, si è scusata per quanto accaduto al Cardarelli, ringraziando chi ha lavorato nel caos e invitando i medici di base a non indirizzare al pronto soccorso pazienti che non necessitano di ricovero. Per l’emergenza predisposti 5 posti letto in ostetricia e ginecologia, 12 nei reparti destinati al day hospital. Contattate anche Villa Ester a Bojano e Villa Maria a Campobasso. Quest’ultima ha attivato 2 posti letto. Attivato anche un turno infermieristico e rinforzato un altro nel Pronto Soccorso.
Si è cercato di tamponare una situazione che rischia di esplodere da un momento all’altro, comunque, se solo si immagina che ai tagli già attuati si devono aggiungere altri cento (come previsto dal piano dell’Asrem) e se si deve andare verso un confusissimo progetto di privatizzazione e di fusione tra strutture. Una sanità umiliata e messa in ginocchio.
Il giorno dopo i pesanti disagi al Pronto soccorso del Cardarelli le attese sempre lunghe, ma più contenute. Almeno. C’è chi aspetta da due ore, chi da una e mezza. Insomma, rispetto alle 8-9 ore del giorno, si può dire meglio, a meno che non si concentrino situazioni gravi tutte insieme.
Al Cardarelli arrivano persone anche dalla provincia di Benevento, per comodità, quelle dei paesi confinanti con il Molise.
“La situazione al Pronto Soccorso del Cardarelli deve essere affrontata con urgenza altrimenti sarà difficile dare risposte immediate all’utenza” ha detto il Direttore del Dipartimento di Emergenza dell’Asrem Fedele Clemente. “Martedì sera si è chiesto l’intervento di altre ambulanze e personale, per tamponare una criticità, ma i problemi restano – ha concluso – sia a Campobasso, sia a Isernia sia a Termoli”.
Michele Durante, consigliere provinciale e comunale a Campobasso di Costruire Democrazia ha denunciato quanto accaduto ai carabinieri ipotizzando l’interruzione di pubblico servizio. Lo stesso Durante ha presentato un esposto, alla direzione sanitaria dell’Ospedale Cardarelli, al Sindaco di Campobasso, al Prefetto di Campobasso, e per conoscenza alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso.
“Si nega il diritto alla Salute dei cittadini – è il commento di Durante – e gli organi competenti hanno il dovere di verificare, accertare le eventuali responsabilità, oltre che ripristinare le condizioni affinché quel diritto venga garantito”.
Intanto Dall’Asrem, il Direttore sanitario Giancarlo Paglione, ha voluto fare delle precisazioni “Nella giornata odierna – ha detto – l’afflusso al Pronto Soccorso del Cardarelli è tornato nella norma, tanto che non abbiamo avuto la necessità di ricorrere ai posti letto attivati nelle cliniche accreditate Villa Maria di Campobasso e Villa Ester di Bojano.
Pur comprendendo e ritenendo comprensibili le preoccupazioni dei dirigenti sanitari – ha continuato Paglione – le dichiarazioni rilasciate alla stampa sono dettate probabilmente da motivazioni diverse e poco comprensibili che possono ingenerare solamente preoccupazione e allarmismo ingiustificato alla popolazione. Come pure, è da stigmatizzare e assolutamente priva di fondatezza la dichiarazione, rilasciata all’agenzia Ansa dal consigliere comunale Michele Durante circa una interruzione di pubblico servizio avvenuta ieri pomeriggio” ha concluso.