L’amministrazione comunale di Riccia è una delle poche a non incrementare le aliquote Imu. Il sindaco Micaela Fanelli: “E’ una scelta sociale, dettata dal momento drammatico dei cittadini”. E sottolinea: “Dall’inizio del nostro mandato non abbiamo aumentato alcuna tassa nonostante i ripetuti tagli”.
Approvato all’unanimità in Consiglio comunale il Regolamento che disciplina l’applicazione dell’Imu. Saranno migliori le condizioni per i riccesi residenti all’estero e gli anziani in case di cura.
L’amministrazione comunale di Riccia targata-Fanelli ha deciso: No all’aumento dell’Imu.
Consapevole di una fase di disagio finanziario e sociale della collettività, l’amministrazione comunale ha optato per la scelta di non aumentare le aliquote base previste dalla normativa di fonte statale in materia di Imposta municipale propria (Imu).
Va sottolineato, in tal senso, che nel corso del Consiglio comunale è stato approvato all’unanimità il Regolamento per l’applicazione dell’imposta municipale Imu, dove sono disciplinati tutti gli aspetti inerenti (delibera n. 26 del 28/09/2012).
“Dall’inizio del nostro mandato non abbiamo aumentato alcuna tassa nonostante i tagli ripetuti e l’introduzione del ‘furto’ dell’Imu – spiega il sindaco Micaela Fanelli -. Con l’approvazione del regolamento, non solo confermiamo infatti le aliquote base dell’imposta sugli immobili, ma approviamo condizioni di miglior favore per i riccesi residenti all’estero e gli anziani in case di cura. Potremmo dire che mentre tutti aumentano, noi abbassiamo l’Imu! E’ una scelta sociale – afferma Fanelli – dettata dal momento drammatico dei cittadini”.
L’amministrazione comunale di Riccia non ha dunque aumentato l’Imu. Una decisione presa a differenza di moltissimi Comuni che in questo periodo l’hanno aumentata o sono in procinto di farlo utilizzando la facoltà di incremento delle aliquote base di tale imposta. Va da sé che alla luce del contesto generale, questa scelta dell’amministrazione comunale di Riccia assume un rilievo ancora più significativo.
Non solo il Comune di Riccia è uno dei pochi a non aumentare l’Imu, ma anzi ha previsto l’assimilazione all’abitazione principale, con l’aliquota ridotta, nel caso di abitazione posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata. Come pure nel caso di abitazione posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata.