Chi insulta la moglie perché non guadagna facendole pesare di essere una “mantenuta” rischia la condanna per il reato di maltrattamenti in famiglia. Del principio affermato dalla Cassazione, con la sentenza n. 40845, ha fatto le spese un ex marito che, fin dai primi tempi del matrimonio “era solito apostrofare la moglie con epiteti offensivi facendole pesare il fatto di non contribuire al menage familiare e di essere a suo completo carico in quanto impegnata negli studi universitari”.
Neppure la nascita di una figlia era servita a migliorare la situazione e, inevitabilmente, era arrivata la separazione che non aveva però interrotto i soprusi dell’uomo. Il ricorrente, prima di lasciare la casa coniugale, si era preoccupato di far interrompere la fornitura dell’acqua e di svuotare l’appartamento di tutti i mobili che affermava di aver comprato con i suoi soldi.