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sabato, Dicembre 28, 2024

Allarme disoccupazione e crescita, per l’on. Patriciello necessario il sostegno al settore industriale e alle piccole e medie imprese

QDAllarme disoccupazione e crescita, per l’on. Patriciello necessario il sostegno al settore industriale e alle piccole e medie imprese

La Commissione Europea lancia l’allarme disoccupazione in Italia ma pone in essere anche tutte le misure necessarie per sostenere la crescita l’industrializzazione. Secondo la Commissione l’alto tasso di giovani senza lavoro è direttamente proporzionale al proseguire della forte recessione che in questi anni sta vivendo tutta Europa. Una situazione che preoccupa l’Istituzione comunitaria ma che allo stesso tempo potrebbe migliorare con il pareggio di bilancio. L’unico modo concreto per dare una spinta propulsiva alla ripresa economica è il sostegno al settore industriale e delle Piccole e Medie Imprese con il raggiungimento del 20% del Pil entro il 2020. Una posizione fortemente sostenuta dal Commissario Antonio Tajani secondo cui l’azione di ripresa deve basarsi su quattro pilastri: credito, accesso ai mercati, formazione e più investimenti per l’innovazione industriale.

La strada illustrata dall’on. Tajani risulta essere quella migliore in quanto è la nostra industria il settore trainante l’economia.  – afferma l’on. Aldo Patriciello che nei giorni scorsi ha preso parte, a Bruxelles presso il Parlamento Europeo ad un incontro in materia – Industria significa grosse aziende ma soprattutto le Piccole e Medie Imprese che rappresentano l’ossatura del tessuto imprenditoriale italiano. Sono soprattutto queste piccole imprese che hanno bisogno di un migliore accesso al credito. Nei giorni scorsi c’è stato un workshop sulle PMI dal quale è emersa la necessità di effettuare nuove riforme, a livello europeo, per rendere dinamico e competitivo il sistema industriale ed economico. Le condizioni di base sono cambiate: il depotenziamento dell’Ue e degli Stati Uniti a fronte di un accrescimento della Cina ha cambiato la scena economica; inoltre oggi domina Internet da sfruttare quale strumento di sostegno al commercio e lo scambio di beni e servizi. Ormai la domanda del mercato è sempre più esigente e consapevole; occorre pertanto interpretare i desideri e i bisogni dei clienti-utenti per offrire loro beni e servizi competitivo e di qualità e perché no con un buon rapporto qualità-prezzo. La Commissione europea ha investito e continuerà ad investire non solo nel settore industriale ma anche nel campo della ricerca direttamente collegato ad esso.

Con  Horizon 2020, ad esempio, è previsto un investimento di 80 miliardi in innovazione, ricerca e competitività contro i 50milioni di euro già investiti con il programma precedente, il Settimo Programma Quadro. Questo perché i settori europei più avanzati sono proprio quelli tecnologici, dai prodotti biologici alle tecnologie industriali sostenibili, e le tecnologie italiane sono le migliori. Per agevolare lo sviluppo e migliorare le condizioni di mercato la strategia europea di reindustrializzazione prevede un netto miglioramento del mercato interno e una nuova apertura ai mercati internazionali. La Commissione si concentrerà su aspetti chiave quali il rafforzamento del mercato unico digitale, l’internazionalizzazione delle PMI europee, il rafforzamento del prestito all’economia reale tramite una migliore mobilizzazione delle risorse pubbliche, dei finanziamenti, dei fondi strutturali con un sistema bancario migliore dal punto di vista funzionale

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