Non ci sarà più il pullman che da Termoli va a Roma, passando per la Trignina. Ma non è il solo, perché sono cinque le corse che la Cerella ha deciso di sopprimere. Si tratta della Campobasso-Napoli, dell’Isernia-Campobasso, dell’Agnone-Roma e dell’Agnone-Napoli. Tutte linee gestite da dieci mesi dall’Atm in base a un accordo commerciale che terminerà a fine dicembre. Da gennaio dunque queste tratte non verranno più effettuate, ma soprattutto da gennaio sette autisti, tutti molisani, resteranno senza un lavoro. L’Azienda trasporti Molisana, nata dalla fusione tra Sati e Larivera, già alle prese con tagli e trattative difficili in regione ha fatto un passo indietro anche con la Cerella, compagnia di Vasto controllata dall’Arpa che in un incontro con i sindacati ha confermato la volontà di sopprimere le corse.
La Cerella è alle prese con una perdita di 500mila euro all’anno nella gestione delle linee ministeriali, che non è riuscita a recuperare né con i piani di razionalizzazione, né con l’affidamento del servizio all’Atm. Ma la preoccupazione più grande, ora, è per i sette autisti in esubero che non hanno possibilità di reimpiego nell’azienda. Il segretario generale della Filt Cgil del Molise Giorgio Simonetti critica la decisione di licenziare i dipendenti, invitando l’azienda a intraprendere la strada dei contratti di solidarietà e a investire nelle tratte in perdita. Ma il percorso sembra ormai tracciato e resta la speranza che altre società si facciano avanti per rilevare le corse soppresse.