La scelta di manifestare a Isernia non è stata casuale. É stata un’occasione sia per ricordare sia che il nucleo industriale di Pozzilli è ormai in agonia, sia per sottolineare l’ulteriore impoverimento del territorio dovuto dal taglio dei presidi dello Stato. Ma al centro della protesta della Fiom resta il rinnovo del contratto di lavoro. A differenza dei sindacati di categoria di Cisl e Uil, i metalmeccanici del segretario Landini non hanno sottoscritto le nuove regole. Lo sciopero nazionale di otto ore (organizzato per regioni) ha trovato adesioni convinte anche in Molise. Al presidio organizzato davanti alla sede dell’Assindustria (successivamente in corteo è stata raggiunta la Prefettura) hanno partecipato delegazioni di operai provenienti da tutta la regione, accomunati dalla cassa integrazione, dalla perdita del lavoro o da contratti che – dicono ad esempio i lavoratori della Fiat di Termoli – riducono diritti e salario. Alla manifestazione hanno aderito anche gli studenti. Anche loro sono arrivati da tutta la regione, in particolare da Campobasso. Per il coordinamento studentesco “Sempre in Lotta” oltre a esprimere solidarietà agli operai è necessario unire gli sforzi per ottenere risultati migliori contro queste politiche di austerità, di contrazione dei diritti dei lavoratori e contro il rischio della sostanziale privatizzazione della scuola.