La pista che seguono gli inquirenti è quella della Puglia. Da lì potrebbe venire parte dei rapinatori che in A14 hanno assaltato un furgone portavalori pieno di soldi destinati alle banche del Molise. Un bottino di oltre 600mila euro, di cui metà è stato già recuperato prima a San Salvo in un garage e poi il grosso, 220mila euro, nel furgoncino Fiat Scudo abbandonato in un uliveto di Montefalcone dopo un inseguimento e un tamponamento con i carabinieri. L’uomo arrestato nella stessa sera, sorpreso a vagare sulla Trignina, è di Cerignola. 40 anni e con precedenti per rapina ed estorsione. E’ dunque probabile che la base del commando possa essere proprio in Puglia. Una banda organizzata, specializzata nell’assalto a portavalori, non dunque criminali improvvisati. Hanno agito con tute mimetiche, armati fino ai denti.
C’è chi li ha visti in azione. “Sono state scene impressionati” ha raccontato Michele Fiorella, un ragazzo di Larino che venerdì mattina stava andando a Pescara e che ha visto tutto dall’altra carreggiata. “Ho visto all’improvviso le scintille che invadevano la mia corsia e ho pensato ci fosse stato un incidente. Ho rallentato e avvicinandomi ho visto questo furgone con sopra due uomini incappucciati e poi uno che minacciava con una pistola gli ostaggi e altre quattro cinque persone che sempre armate tenevano a bada gli automobilisti. Sembravano le scene di un film” ha raccontato.
Il colpo studiato da tempo nei minimi dettagli. Un piano che però li ha traditi nelle fasi della fuga. A San Salvo è stato arrestato il proprietario del garage in cui sono stati ritrovati 30mila euro. Si chiama Simone Di Gregorio ed è ritenuto il basista. Il suo fermo è stato convalidato e durante l’interrogatorio si è avvalso della facoltà di non rispondere. E’ stato ascoltato nel carcere di Campobasso questa mattina anche il 40enne di Cerignola arrestato a Trivento. Quando lo hanno trovato era ferito e sporco di fango. Aveva con se un guanto uguale ad uno ritrovato nel furgone abbandonato pieno di armi e soldi. E anche un testimone lo avrebbe riconosciuto. Ha detto di non c’entrare nulla e di essersi ferito nel tentativo di rubare un escavatore. Il pm Fabio Papa, che segue le indagini per il Molise, ha chiesto la convalida dell’arresto. Il giudice si è riservato di decidere.