Il nome di Vittorino Facciolla, sindaco di San Martino in Pensilis, viene invocato da più parti come una valida risorsa da spendere in ambito regionale. Nelle ultime ore, tuttavia, si è fatta strada l’ipotesi che Facciolla possa correre per le primarie del Pd finalizzate alla scelta dei parlamentari. Tra Leva e Ruta, destinati a pestarsi tra loro i piedi, potrebbe essere lui il terzo destinato a vincere la competizione. Il nome di Facciolla raccoglie molti consensi sia tra gli amministratori che nella base del Partito democratico.
Come si suol dire: tra i due litiganti in terzo gode. E il terzo, in questo caso, potrebbe essere l’avvocato Vittorino Facciolla, sindaco di San Martino in Pensilis. Parliamo delle primarie del Pd, quelle che nel giro di qualche settimana definiranno i prossimi candidati alle elezioni politiche. La mossa di Bersani, quella di indirle le primarie per il Parlamento, ha rotto le uova nel paniere a più d’uno: in Molise, ad esempio, le ha rotte a Danilo Leva e Roberto Ruta, rispettivamente segretario regionale e presidente del partito democratico. I due – ma non è un mistero – da tempo covano aspettative romane, preferendo un seggio in Parlamento alla babele regionale che di qui a poco si scoperchierà. A Roma il clima è generalmente buono, il cibo anche e le compagnie pure. Volendo, vista la vicinanza, si può anche lucrare in Vaticano un’indulgenza per qualche peccatuccio di superbia commesso altrove e così assicurarsi cinque anni dentro le coperte calde di quella che, salvo sorprese, dovrebbe essere la coalizione candidata a vincere le politiche: quella dei progressisti.
Bene, questo calcoletto, come dire?, all’amatriciana, rischia di andare di traverso alla coppia Leva-Ruta che se è riuscita a scansare l’insidia di Micaela Fanelli non potrà di certo evitare quella di Vittorino Facciolla qualora quest’ultimo decidesse discendere in campo per le primarie dedicate al Parlamento. A sbarrare la strada al primo cittadino di Riccia c’è un codicillo del regolamento delle primarie che impedisce la candidatura di sindaci di comuni con più di cinquemila abitanti (è il caso di Riccia). Stop quindi per Fanelli, via libera invece per Facciolla: San Martino in Pensilis, quanto ad abitanti, si ferma a quattromila e ottocento. Facciolla e Fanelli, come noto, sono i compagni di viaggio più accreditati nella corsa di Paolo Di Laura Frattura alla presidenza della Regione. (A proposito, Frattura è fresco di un misterioso viaggio a Roma che lui precisa “legato al suo lavoro”, affermazione alla quale il primo a non credere è proprio lui. Cosa ha fatto Frattura a Roma, lo sapremo nei prossimi giorni).
A sollecitare Facciolla a candidarsi ci sono molti tra dirigenti, amministratori e attivisti del Pd, stanchi delle solite facce e dei soliti minuetti a cui da troppo tempo si assiste in Regione. Come amministratore – ma questo lo abbiamo già scritto – Facciolla ha dato prova di grandi capacità, come poco meno di un anno fa gli hanno riconosciuto i suoi concittadini riconfermandogli con un consenso ampissimo il secondo mandato da sindaco. Poi c’è un fatto, indubbio, che gioca a sfavore di Leva e Ruta: il poco appeal che i due hanno sulla base del partito. E’ vero che hanno vinto le primarie nelle quali hanno sostenuto la candidatura di Bersani, ma una cosa è chiedere il voto per il segretario nazionale del partito, altra è chiederlo per se stessi. E siccome a votare saranno i soli elettori già registrati per le primarie relative alla premiership, non sono da escludere sorprese e colpi di scena. Facciolla, per parte sua, non commenta, chiuso in un silenzio che la dice lunga. Quantomeno, questo è chiaro, il sindaco di San Martino in Pensilis ci sta pensando.
Un’ultima considerazione da aggiungere è questa: una vittoria di Facciolla alle primarie per le politiche rappresenterebbe un ottimo viatico anche in vista delle regionali. Paolo Di Laura Frattura, a cui Facciolla è legato a filo doppio, ne trarrebbe una legittimazione e una forza di cui ha certamente bisogno in questo momento. Di più ne sapremo nei prossimi giorni, quando la nuvolaglia romana si sarà diradata e con essa i nebbioni relativi alla data delle elezioni politiche. Sapremo a quel punto le tappe che ci porteranno a politiche e regionali e, di conseguenza, cesseranno la melina e i tatticismi di vario tipo e foggia a cui assistiamo. Tutti gli attori saranno costretti a fare il loro gioco e tra questi, statene certi, Facciolla ci sarà.