Arrivano dalla Somalia, dalla Nigeria, dai paesi più poveri del mondo. Fuggiti da conflitti, condizioni di sfruttamento e rifugiati in Molise grazie a progetti ispirati dall’accoglienza. Donne con bambini che hanno trovato una casa e possono contare sulla vicinanza delle istituzioni e della chiesa.
Ora per loro si vuole fare qualcosa in più grazie a un nuovo accordo tra la Provincia, i centri per l’Impiego di Campobasso e Termoli e la Caritas della Diocesi di Termoli-Larino.
Obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto dal vescovo, Gianfranco De Luca e dal presidente della Provincia, Rosario De Matteis, è proprio quello di migliorare l’occupabilità delle persone inserite all’interno del progetto di protezione richiedenti asilo e rifugiati che da tempo sta dando i suoi frutti in alcune strutture.
Prima di considerare la possibilità di un lavoro vero e proprio si parla di attività di orientamento, di formazione e di tirocini per cui i Centri per l’Impiego vaglieranno tutte le possibilità così come ribadito anche dal responsabile della sede di Termoli, Marcello Vecchiarelli, dall’assessore provinciale alle Politiche del lavoro, Salvatore Micone e dal responsabile Caritas del progetto SPRAR, Luca Scatena.
Da tempo la Diocesi di Termoli-Larino è inoltre impegnata nel sostegno dei percorsi formativi e di orientamento rivolti ai giovani e alle persone svantaggiate.
“Accoglienza – ha affermato il vescovo De Luca – significa anche andare incontro alle problematiche e alle esigenze del territorio basandosi anche sui valori dell’integrazione e della reciprocità”.