Iorio, come Berlusconi, risorge politicamente nel momento di maggiore difficoltà. Il presidente della Regione, incassato il sì dell’Udc, viaggia verso una campagna elettorale basata tutta sul recupero del consenso. Come il Cavaliere, il governatore pronto al confronto pubblico con i suoi rivali. Iorio e gli altri candidati alla Presidenza si sfideranno il prossimo 30 gennaio nel corso del dibattito organizzato dal Giornale del Molise presso la Biblioteca Albino di Campobasso.
La sigla Pdl, in Molise, ha subito molte trasformazioni nel corso degli ultimi mesi. Se a luglio, dopo la kermesse organizzata da Iorio alla Piana dei Mulini, poteva significare “Partito del lutto”, essendo il governatore destinato a soccombere davanti alla reazione dei partiti scaricati in quella occasione, oggi, sei mesi dopo, l’accezione della sigla è di segno totalmente contrario: il Pdl non è più il partito dei trapassati ma quello dei risorti. Pdl, infatti, oggi sta per “Partito di Lazzaro”. Dismesse le bende e rovesciata la pietra del sepolcro dove pareva destinato a trascorrere le giornate politiche che mancavano sino all’eternità, Iorio ha ripreso vita e vigore e gliene va dato atto e merito. Del resto quella della resurrezione, come dimostra Silvio Berlusconi, che non risorge dopo tre giorni ma tre volte al giorno, deve essere una prerogativa pidiellina.
Da ottobre a oggi, Iorio è riuscito a rintuzzare più di un attacco e ad assorbire più di un dissenso. Le voci critiche che si sono levate dentro al suo stesso partito (Vitagliano e Di Giacomo) e all’interno della coalizione (Udc, in primis) si sono andate via via stemperando, sino a sparire definitivamente. Restano ad oggi i soli mal di pancia dell’Adc e dell’Udeur, colichette intestinali destinate a restare prive di conseguenze. Se per il partito di Pionati è facile prevedere un rientro nei ranghi, per il partito di Mastella le cose stanno diversamente. Infatti, se da una parte la coppia Pietracupa – Patriciello potrebbe facilmente riallinearsi con l’asse di Michele Iorio, dall’altra la posizione di Vincenzo Niro, proconsole di Mastella in Regione, appare più compromessa. Quest’ultimo mira ad un posto nel listino con il centrosinistra, in cambio di un collegamento con Paolo Di Laura Frattura. I primi, invece, sono in attesa di evoluzioni romane legate alla composizione delle liste per il Parlamento. In ogni caso, la resurrezione di Michele Iorio resta il reale fattore di novità della campagna elettorale in corso.
Una prova che i tempi siano cambiati l’abbiamo avuta personalmente noi del Giornale del Molise. Contrariamente al passato, infatti, Iorio ha accettato immediatamente l’invito che gli abbiamo rivolto, quello ad un confronto pubblico con gli altri candidati alla Presidenza della Regione. L’appuntamento, fissato per il 30 gennaio alle ore 17,30 presso la biblioteca “Albino” di Campobasso, è destinato a diventare uno degli eventi topici della campagna elettorale. E’ la prima volta, infatti, che Iorio accetta un dibattito pubblico con i propri competitori, indice di una mutata strategia comunicativa ed elettorale destinata a dare i suoi frutti. Se in passato era lui la lepre da rincorrere, oggi Iorio si trova in una posizione diversa: è obbligato a recuperare consenso. Mettere in risalto le contraddizioni e le lacune dei suoi avversari, potrebbe essere un fattore premiante in termini elettorali. Non è un automatismo, ma è di certo un buon sistema. Del resto, anche qui Berlusconi docet.