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domenica, Dicembre 22, 2024

Alfano svela a Campobasso il piano di Berlusconi: “Zero tasse per 5 anni agli imprenditori che assumono disoccupati”

AperturaAlfano svela a Campobasso il piano di Berlusconi: “Zero tasse per 5 anni agli imprenditori che assumono disoccupati”

di PASQUALE DI BELLO

Il segretario nazionale del Pdl, in visita in Molise per la presentazione dei candidati alla Camera e al Senato, rivela la strategia berlusconiana per tornare alla guida del Paese. Un provvedimento shock per ridare slancio e impulso all’economia e alle imprese: zero tasse per i primi cinque anni agli imprenditori che assumono disoccupati. Alfano e Iorio si sono detti fiduciosi nella vittoria, in Italia e in Regione. Assente all’incontro l’europarlamentare del Pdl, Aldo Patriciello.

La notizia che tutti attendono per domani, quella che Berlusconi rivelerà nell’attesissima conferenza stampa alla Fiera di Milano, l’ha svelata oggi a Campobasso Angelino Alfano. Il segretario nazionale del Pdl, in Molise per sostenere i candidati del Pdl a Camera e Senato e Michele Iorio alla presidenza della Regione, lo ha anticipato a chiare lettere: “Abolizione dell’Imu sulla prima casa e zero tasse per gli imprenditori che assumono disoccupati”. E’ festa per la notizia e scatta l’applauso fragoroso in quella che fu lo scorso anno la sede elettorale di Paolo Di Laura Frattura, candidato alla presidenza della Regione. Attorno ad Alfano il Pdl molisano si stringe con entusiasmo; persino il presidente delle Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, principale imputato per l’esclusione della lista circoscrizionale del partito, è raggiante: più che il reduce da un disastro appare il vincitore dello Zecchino d’Oro, tanto cinguetta e stringe mani. Misteri della politica.

In questo clima di rinnovato entusiasmo si sono svolti gli interventi della mattinata a partire da quello di Ulisse Di Giacomo, coordinatore regionale del partito, che ha sottolineato l’inaffidabilità delle opposizioni che si candidano in alternativa a Michele Iorio, “coalizioni rissose che passano il tempo a querelarsi tra loro”, ha sottolineato il numero due al Senato candidato dopo Silvio Berlusconi capolista in tutta Italia. Sabrina De Camillis, capolista alla Camera, si è invece lanciata in una filippica contro Monti e lo scippo perpetrato agli elettori italiani che, invece, avevano scelto di essere governati dal Cavaliere. Un governo, quello Monti, nato grazie a un “tradimento”, quello di Gianfranco Fini.

A quello della De Camillis, segue l’atteso intervento di Michele Iorio, tutto giocato sul registro dell’orgoglio , dell’affidabilità e della competenza, temi che a sua detta devono consentire al centrodestra di guardare con fiducia sia all’esito delle regionali che a quello delle elezioni politiche. Dice, rivolto ad Alfano: Angelino: “Ce la faremo anche questa volta. I miei avversari? Sono ridicoli, passano il tempo a denunciarsi tra loro”.

Poi è il turno del segretario del Pdl che sferra un attacco a tutto campo contro Monti. “Ci avevano fatto credere che fosse una sorta di Maradona e  invece si è rivelato un fiasco. Uno che aveva il sostegno delle cancellerie internazionali, dell’ottanta per cento del Parlamento ha governato solo a colpi di fiducia. Ben cinquanta! Insomma, un finto Maradona che aveva la palla sul dischetto del rigore e ha fallito. Ne ha per tutti, Alfano, ed è il turno del Pd: “un partito che dice di stare con i più deboli e invece fa affari con i poteri forti”. Il riferimento esplicito è allo scandalo emergente attorno al Monte dei Paschi di Siena, “banca controllata dal Pd attraverso il comune e la provincia di Siena”. Infine la conclusione, scoppiettante, con la rivelazione della strategia berlusconiana: “Via l’Imu sulla prima casa già dal primo Consiglio dei ministri e zero tasse per i prossimi cinque anni agli imprenditori che assumono disoccupati”. “Ci davano per morti – chiude Alfano – e ci hanno trovati vivi. Siamo in battaglia e a soli 2,6 punti percentuali dalla sinistra. Contiamo di arrivare in vantaggio sin da una settimana prima del voto”. Applausi, mentre Mazzuto continua a ridere.

Poscritto. Assente eccellente all’incontro, l’europarlamentare del Pdl, Aldo Patriciello. Un’assenza che parla da sola.

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