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domenica, Dicembre 22, 2024

INTERVISTA A VITTORINO FACCIOLLA. “In politica i numeri contano. Unione per il Molise ha diritto ad un assessorato”

AperturaINTERVISTA A VITTORINO FACCIOLLA. “In politica i numeri contano. Unione per il Molise ha diritto ad un assessorato”

di PASQUALE DI BELLO

Vittorino Facciolla, sindaco di San Martino in Pensilis, è in assoluto la novità di maggior rilievo della campagna elettorale che si è appena conclusa. Una figura emergente premiata da una valanga di voti che proiettano Facciolla dritto verso un assessorato regionale di peso. Premiate, con lui, la buona amministrazione e il radicamento territoriale.

Vittorio Facciolla: un successo importante che nasce dalla buona amministrazione. Esportiamo il modello San Martino anche in Regione?

E’ stata premiata la buona amministrazione ed è stata premiata la proposta. Noi abbiamo fatto una campagna elettorale all’attacco, tutta basata sui temi del nostro programma. Quindi non la solita propaganda di facciata ma abbiamo detto ai cittadini molisani quelli che per noi erano i temi prioritari. Questo ci ha premiati. Fondamentale è stata anche la scelta dei candidati nella lista Unione per il Molise, tutti di alto profilo, composta di amministratori ed ex amministratoti. Persone che hanno vissuto il territorio in maniera piena.

Unione per il Molise quindi va avanti. Questo di oggi è un punto di partenza?

Certamente! Unione per il Molise deve andare avanti. Sarà costituito il gruppo consiliare e nutriamo l’aspettativa di vederci assegnato un assessorato. Il nostro profilo è quello di una lista civica anche se io resto iscritto al Partito democratico. Unione per il Molise ha diritto ad avere una sua rappresentanza evidente.

Facciolla è uno dei nomi che si fanno per un possibile assessorato

Io resto a disposizione del candidato presidente, questo è fuori discussione, come è fuori discussione che in politica i numeri contano e di consensi, sia sulla lista che sulla mia persona, ce ne sono stati. Quindi Unione per il Molise può legittimamente aspirare ad avere una sua rappresentanza in Giunta. La nostra richiesta va in questa direzione. Per quanto riguarda le deleghe ci confronteremo con il presidente e con gli altri partiti della coalizione.

A che punto è il dibattito sulla questione degli assessori esterni, ci sono delle novità?

Al momento il dibattito è ad un punto morto. E’ assolutamente prematuro parlarne oggi. Aspettiamo che vi sia prima la proclamazione del presidente e dei consiglieri. Nel frattempo ragioneremo sul da farsi. Mi aspetto però un dibattito serrato sulla composizione della giunta e sulle deleghe da assegnare.

Fermo restando che un consigliere rappresenta tutto il territorio regionale, vi è un tema, quello della rappresentanza del basso Molise che non può essere eluso: un territorio spesso penalizzato

I cittadini basso molisani hanno manifestato chiaramente questa esigenza. Pur avendo ottenuto consensi in tutta la provincia di Campobasso, è un dato di fatto che io abbia conseguito ben 2800 voti in soli cinque comuni: Campomarino, Guglionesi, San Martino, Portocannone e Ururi. Il tema quindi della rappresentanza bassomolisana e è un tema che i cittadini hanno sposato. Il basso Molise è il motore della Regione in termini di imprese, idee, attività economica, in tema di attività turistica e culturale e quindi io non posso non riportare in Regione le istanze e le attese di questo territorio.

In un suo ruolo da Assessore, quali possono essere le sue preferenze?

Non in particolare. Io ho una predilezione a curare i rapporti con i cittadini e quindi qualsiasi delega che mi consenta di rimanere sul territorio e di avere un dialogo quotidiano con i cittadini è benvenuta. La mia attitudine caratteriale e politica è quella di un uomo che sta sul territorio. In ogni caso però resto a disposizione del presidente.

Parliamo della campagna elettorale. E’ stata velenosa e a tratti violenta. Anche lei in più di una circostanza è stato tirato per i capelli. Com’è finita lo sappiamo: la politica urlata non ha avuto successo. E’ anche vero che il dissenso ha però ottenuto consensi: penso al Movimento 5 Stelle. Qual è la sua valutazione e come si può aprire un dialogo con le opposizioni

Francamente non ho avuto tempo per seguire le polemiche. Ho preso atto però che le polemiche l’hanno fatta da padroni. Io sono stato tirato in ballo in alcune polemiche e successivamente dentro alle polemiche da Massimo Romano che ho ritenuto sempre essere una risorsa per il centrosinistra molisano. Detto questo, sul tema della polemica non ci sono voluto entrare. Non mi è mai interessata la polemica con Romano che, di fatto, alla fine mi ha aiutato molto facendomi un’ottima pubblicità indiretta. Io sono abituato a risolvere le necessità dei cittadini e non ad inseguire le velleità di qualche mio competitor. Non ho quindi abboccato all’esca di Romano e ho pensato a fare la mia campagna elettorale mentre lui forse era rinchiuso in qualche caserma dei carabinieri a fare denunce. E’ un dato di fatto che i cittadini molisani hanno risposto all’antipolitica votando la buona politica.

Parliamo di cosa accadrà a San Martino. Si potrebbe tornare al voto per il Comune ma la situazione è paradossale. Nel momento di maggior successo del PD, a San Martino l’aria che tira non è certo quella della concordia. Come gestire allora questa delicata fase di transizione?

Il PD a San Martino ha fatto una scelta, legittima, che lo ha gravemente penalizzato. Con i 1600 voti che ho conseguito i cittadini hanno dimostrato chiaramente da che parte stanno. Un patrimonio del genere quindi non può essere disperso. Qualora si tornasse alle urne è chiaro che non piegherò gli interessi dei sammartinesi alle logiche del PD. Gli interessi dei sammartinesi verranno molto prima delle logiche spartitorie del PD.  Torneremo ancora una volta ad affrontare la campagna elettorale proponendo i temi chiave di questa amministrazione: qualità della vita, servizi, manutenzione del patrimonio, efficienza nella pubblica amministrazione, compressione dei tempi di risposta ai cittadini, politiche sociali particolarmente accentuate verso i cittadini indifesi e svantaggiati.  Questi sono i temi che per sei anni hanno caratterizzato questa amministrazione e la sua maggioranza che, ad esclusione del PD, mi ha sostenuto in maniera straordinaria. Nessuno a San Martino, dopo questa amministrazione, potrà rivolgersi all’elettorato con temi spiccioli e di natura clientelare. Questo, da destra e sinistra, non sarà più possibile. Dopo questa amministrazione, nessuno potrà più barare con i cittadini. E’ maturata una coscienza collettiva che non permetterà salti all’indietro.

Un ultima domanda che parte sempre da San Martino.  Si correrà la carrese del 30 aprile 2013? In che modo l’impegno di Facciolla continuerà a difendere questa nobile tradizione messa di recente a rischio?

I problemi passati e futuri pervengono dall’ordinanza Martini che indica una serie di adempimenti a tutela degli animali che io ritengo l’amministrazione abbia rispettato. Se ciò è vero, non vi sono quindi ragioni per cui la Carrese del 2013 non debba tenersi. Stiamo lavorando e nulla è lasciato al caso. L’apposita commissione tecnica è al lavoro e ci attendiamo una risposta certa intorno al venti marzo. Da quel momento, quindi, avremo maggiori certezze ma io, sin da ora, sono assolutamente fiducioso. Questa comunità ha sempre manifestato un rispetto assoluto per gli animali come esseri senzienti.

 

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