Aveva tre anni quando la madre, una donna isernina di 64 anni, la affidò in adozione. Parliamo di Katiuscia, ha 43 anni. È cresciuta a Roma. Conduce una vita normale, si è creata una famiglia tutta sua e vive serenamente. Ma da qualche tempo c’è un pensiero fisso che la turba: la situazione ai limiti dell’indecenza che sta vivendo la donna che l’ha messa al mondo. Anche se con lei non ha più rapporti, anche se dalla madre non ha mai ricevuto sostegno, ha deciso di lanciare un appello all’Amministrazione comunale di Isernia. La sua mamma ha bisogno di aiuto: è disoccupata, non ha una fissa dimora, ha problemi seri di salute. “Questa donna – scrive la figlia – vive in condizioni igieniche disastrose, non mangia e non si cura. In questo periodo – aggiunge – la 64enne si è appoggiata al figlio, che vive in una casa popolare di Isernia con la sua famiglia. Ma anche lui è disoccupato e ha i suoi problemi da affrontare”. Per questo sua sorella si augura che il Comune, oppure chi si occupa di assistenza sociale, si prenda cura della madre. “Non è una situazione che richiede aiuti economici – scrive ancora la donna – ma almeno di un alloggio, di una casa famiglia, un convento… Insomma un posto che la potrebbe accogliere la sera, magari con un piatto caldo”. Tra le ipotesi quella di inserirla in “Una casa nel mondo”, il progetto del Comune di Isernia che prevede l’assegnazione di alloggi agli stranieri. “Lei non ha questo requisito – conclude – ma è pur sempre un essere umano e una cittadina italiana, bisognosa di aiuto”. Katiuscia ha già scritto più volte agli enti che dovrebbero occuparsi di questo caso, ma finora non ha ricevuto risposte.