di Manuela Iorio
Uscire allo scoperto è l’unico modo per essere aiutati, le istituzioni ci sono e bisogna fidarsi. E’ l’appello lanciato a Termoli dalla Fidapa durante l’incontro organizzato sulle donne e sulla violenza, un fenomeno in Basso Molise, ma in generale in tutta la regione, ancora molto sommerso. Di qui la necessità di fare di più di sensibilizzare perché le vittime degli abusi si mettano nelle giuste mani, In Italia ogni tre giorni una donna viene uccisa dal marito, dal fidanzato da un suo ex compagno. Questo non può essere più tollerato, per questo l’appello è “denunciare, prima che sia troppo tardi”.”Il ruolo delle forze dell’ordine è in questo senso importante, c’è accoglienza e il dovuto tatto con queste donne vengono aiutate” ha spiegato il vice questore del commissariato di Termoli Maria Santoli.
L’ottanta per cento delle violenze avviene tra le mura domestiche e sono quelle meno denunciate, il 70 per cento degli omicidi è preceduto proprio da forme di maltrattamento. Spesso l’esordio della violenza è contestuale alla gravidanza della donna o alla nascita del primo figlio. Tutti dati sviscerati dalla psicologa del centro Vatma di Termoli Francesca Vitale. “Le tutele giuridiche ci sono e sono efficaci. Il sistema ha bisogno dei suoi tempi, ma si può fare molto a condizione che la persona vittima di abusi si manifesti” ha spiegato il sostituto procuratore di Campobasso Rossana Venditti. In Molise, però, c’è ancora molto da fare. “In alcuni piccoli centri si rischia l’isolamento, abbiamo avuti casi di violenze denunciate solo dopo tanti anni dall’esordio con testimonianze di gente che diceva: ‘Ah ma io lo sapevo’. Questo non deve succedere, bisogna denunciare e bisogna denunciare subito, prima che sia troppo tardi” il commento della Venditti.
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