Ci sono delle novità sul presunto giro di tangenti al comune di Pizzone. Il procuratore capo di Isernia, Paolo Albano, ha infatti presentato ricorso alla Corte di Cassazione contro la decisione del Riesame di Campobasso di respingere la richiesta di arresti domiciliari nei confronti dell’ex sindaco del paese, Michele Cozzone, uno dei principali indagati nell’inchiesta condotta dalla Finanza. Il magistrato isernino – prendendo spunto da recenti pronunciamenti da parte della Suprema corte – ritiene che sia possibile al reiterazione del reato anche nel caso in cui non si rivesta più l’incarico di amministratore comunale. La decisione della Cassazione dovrebbe arrivare entro un mese. I giudici di Roma dovranno pronunciarsi anche sul ricorso presentato dagli avvocati di Giovanni Farrocco, l’imprenditore indagato nell’ambito della stessa inchiesta, nei cui confronti il tribunale della Libertà di Campobasso ha disposto gli arresti domiciliari. Il provvedimento non è tuttavia esecutivo, almeno fino alla decisione della Suprema corte.