Da uno studio nazionale si stima che i risparmi arriverebbero a 15 miliardi di euro: tre volte il gettito dell’Imu sulla prima casa. L’associazione di categoria chiede anche il taglio degli enti subregionali.
Mentre l’attenzione della politica regionale è tutta concentrata sugli incarichi da assegnare ai nuovi assessori della Giunta Frattura, una parte del mondo produttivo molisano lancia la sua proposta per arginare gli sprechi e recuperare risorse per lo sviluppo. “Ci attendiamo dal nuovo governo regionale una politica incisiva di tagli dei costi anche per i tanti e spesso sconosciuti enti subregionali”.
L’appello arriva dalla Confederazione Italiana della Piccola Media Impresa e dell’Artigianato presieduta in Molise da Luigi Zappone. L’associazione di categoria prende spunto da uno studio dell’Istituto Leoni che ha calcolato come attraverso un taglio incisivo dei costi della politica si arriverebbe a un risparmio di spesa pari a 15 miliardi di euro: tre volte il gettito dell’Imu sulla prima casa.
“Ma per fare un’azione tanto profonda – ha spiegato Luigi Zappone – bisogna avere coraggio e ascoltare la voce sempre più disperata delle imprese”. Si calcola che ogni giorno in Italia chiudono 167 negozi. “Dopo aver risparmiato 15 miliardi di euro la nostra democrazia continuerebbe a funzionare perfettamente“, ha aggiunto il presidente di Confimpresa che ha evidenziato come agli imprenditori in difficoltà economiche occorrano gesti che diano fiducia. “Sapere che il politico si adegua ai tempi di crisi, sapere che non ci sono più vitalizi, indennità o consulenze concesse solo per militanza e fedeltà elettorale – ha consluso il vertice di Confimpresa – è un fatto importante e necessario”. E in attesa che la crisi lasci il passo alla ripresa, forse è una delle poche cose concrete che la politica può mettere in pratica per dare l’esempio.
