di Manuela Iorio
Dopo cinque mesi di tira e molla l’accordo sugli esuberi allo Zuccherificio del Molise è stato finalmente chiuso. Nell’azienda di contrada Perrazzeto l’ultimo atto, con la riunione a cui hanno partecipato sindacati, commissario liquidatore e l’amministratore delegato Alberto Alfieri. Dieci dipendenti hanno accettato la procedura di conciliazione e dunque il bonus di uscita di 30mila euro e una mobilità di 4 anni, tra loro molti prepensionamenti. Altri dieci hanno acconsentito solo alla mobilità, dunque resteranno in cassa integrazione e non appena si chiuderà la procedura del concordato preventivo potranno essere anche richiamati. I sette agricoli, che dovranno aprirsi la partita iva, per ora restano distaccati e per loro la trattativa deve essere ancora definita. Nell’accordo che invece è stato siglato sono stati inseriti anche sei lavoratori riassorbiti dalla New Co e che hanno accettato di andar via volontariamente, incassando anche loro l’incentivo economico e i 4 anni di mobilità. Soddisfatti i sindacati, secondo i quali la chiusura di questa vertenza apre le porte anche al ritorno degli avventizi, non appena inizierà la campagna, che anche quest’anno, sarà di transizione con poche bietole da trasformare, rispetto alle capacità produttive dello stabilimento. Intanto c’è attesa per l’esito del bando di vendita, che alla sua pubblicazione, aveva deluso le attese. Perché da una base d’asta di 37milioni di euro così come era stato previsto dall’amministratore delegato Alberto Alfieri, alla fine il prezzo di vendita era stato fissato a 27milioni e 900mila euro. Dunque 9milioni di euro in meno. A decidere il nuovo importo era stato il commissario liquidatore che con questi soldi deve pagare i creditori.