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sabato, Settembre 21, 2024

Lotta ai tumori, convegno del circolo Auser a Larino

EvidenzaLotta ai tumori, convegno del circolo Auser a Larino

Cosa fare per arginare il fenomeno dei tumori che da alcuni anni si sta espandendo in Molise, e in basso Molise particolarmente? Se lo sono chiesti in un convegno a Larino due associazioni di volontariato come l’Auser, legato alla CGIL. Ospiti al convegno il dottor Giovanni Fabrizio, che parlato di prevenzione e cura della malattie tumorali, Graziella Vizzarri del circolo Auser di Larino, Michele Mignogna giornalista, mentre le conclusioni sono state affidate a Celona Cesari della segreteria nazionale dell’Auser.

Il primo a prendere la parola è stato il dottor Fabrizio che ha puntato il dito sulla prevenzione, pratica della quale si parla troppo, ma che in Molise, viene poco utilizzata “abbiamo gli strumenti, abbiamo i professionisti e abbiamo anche le strutture, bisogna cha alla prima anomalia, il soggetto si rivolga alle strutture sanitarie per procedere a tutte la indagini del caso, solo cosi possiamo capire come intervenire”. In effetti il dottore ha ragione in quanto, nonostante i progetti di screening fatti dalla regione, nonostante i mezzi a disposizione, come la mammografia mobile, sono ancora poche le persone che fanno veramente prevenzione. “Prevenzione che – continua Fabrizio – significa anche cambiare stile di vita e soprattutto seguire una dieta appropriata che permetta la non insorgenza, o limitarla comunque, dei tumori”. Mentre Michele Mignogna, autore di diverse inchieste che riguardano proprio l’ambiente, ha puntato il dito contro quelle che possiamo definire “cause esterne” o concause, all’insorgenza di queste malattie, raccontando ad esempio del capannone con quattromila metri quadri di copertura in amianto, una vera e proprio bomba ecologica l’ha definita Mignogna, e la storia inquietante di un quartiere della zona nuova della città frentana, in cui negli ultimi anni sono decedute diverse persone proprio per questo tipo di malattia “tutte le famiglie sono state colpite – dice Mignogna – addirittura in alcuni casi moglie e marito, una situazione che chiede l’attenzione immediata delle Istituzioni che non vogliono vedere o fanno finta di non vedere”. Graziella Vizzarri invece ha voluto sottolineare l’importanza del volontariato sociale in questi casi, come informazione e come mezzo per far circolare le informazioni “è francamente impensabile che anche i bimbi si ammalano in queste zone, bisogna far circolare le informazioni, bisogna insomma – continua Vizzarri – costruire, insieme un puzzle che metta insieme i soggetti sul territorio”. Le conclusioni sono state affidate alla segretaria nazionale dell’Auser Celina Cesari, che ha voluto richiamare subito le responsabilità delle Istituzioni in alcune scelte di sviluppo territoriale, che “se fatte diversamente probabilmente racconteremo altro, siamo passati d’altronde da una fase di arretratezza in Italia, come quella del dopo guerra a una fase di sviluppo sociale, economica e tecnologica, con questo voglio dire – continua Cesari – che sicuramente lo sviluppo e la tecnologia servono e facilitano anche la vita di tanti anziani, ma questo deve essere fatto nel rispetto dei cittadini, e per questo il volontariato è chiamato a intervenire sia come controllo che come propositore di idee e progetti”.

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