E’ stata una votazione pressoché unanime quella dei parlamentari e delegati molisani che hanno sostenuto con i loro consenso Giorgio Napolitano. Unica eccezione, il consigliere regionale Salvatore Ciocca che invece si è espresso in favore di Stefano Rodotà sostenuto da Movimento 5 Stelle e Sel.
Dopo tre giorni di stallo e di trombature eccellenti, alla sesta votazione Giorgio Napolitano, per la prima volta nella storia della Repubblica, è stato riconfermato Capo dello Stato italiano incassando ben 740 su 1.007. Il presidente ha ricevuto un vero e proprio plebiscito da tutti i partiti che avevano sollecitato la sua permanenza al Quirinale, tranne Sinistra, Ecologia e Libertà e Movimento Cinque Stelle che, hanno votato, invece, coerentemente per il professor Stefano Rodotà. Al termine dello scrutinio, Beppe Grillo e suoi sostenitori hanno occupato piazza Montecitorio gridando al colpo di Stato. In effetti, l’elezione di Giorgio Napolitano mette fuori gioco i grillini dalla probabile e imminente formazione di un governo di larghe intese composto da Pd, Pdl, Udc e Scelta Civica. Ma sulla vicenda si è rotto le ossa anche il Pd e il suo segretario Pierluigi Bersani, che si è subito dimesso dal suo incarico. Ora partirà invitabilmente la resa dei conti nel partito e la celebrazione di un congresso straordinario con esiti incerti. C’è già chi ipotizza la morte del Pd e la nascita di un nuovo partito con la fusione di Sel e di una parte degli ex Ds capeggiata da Fabrizio Barca. Comunque, Giorgio Napolitano ha incassato anche il voto dei quattro parlamentari del Molise, ovvero dei deputati del Pd, Danilo Leva e Laura Venittelli e dei senatori Roberto Ruta (Pd) e Silvio Berlusconi (Pdl). Diversa, invece, la posizione dei tre grandi elettori designati dal Consiglio regionale. Infatti, Angela Fusco Perrella (Pdl) e Francesco Totaro (Pd) hanno scelto Napolitano, mentre Salvatore Ciocca (Comunisti italiani) ha votato per Stefano Rodotà. “Capisco il momento difficile – ha dichiarato a caldo Ciocca –, ma non me la sono sentita di votare come i rappresentati del Pdl e della Lega”. Festeggia, invece, il presidente della Regione Paolo Frattura, che aveva chiesto a Napolitano di restare in campo per il bene del Paese. “Di fronte a un quadro politico caratterizzato da incertezze e divisioni con il doloroso sfaldamento del più importante partito italiano, il Pd, serve l’equilibrio, la saggezza, il coraggio e la statura politica del presidente Napolitano per aggregare una realtà drammaticamente divisa – ha detto Frattura -. Dopo l’elezione del Capo dello Stato – ha concluso il presidente – deve nascere subito un governo di scopo per salvare l’Italia e trainarla verso la ripresa”.