Cosi com’era prevedibile, la chiusura del supermercato Carrefour all’interno del centro commerciale San Nicola di Termoli, sta generando un fuggi fuggi generale, tanto che ormai i pochi coraggiosi che sono rimasti dicono di lavorare solo per le spese e non per molto.
Al centro commerciale San Nicola ormai si contano solo saracinesche abbassate, pochi i negozi che ancora resistono, ma che, a detta dei gestori, le riserve, economiche, sono ormai finite e di questo passo non posso fare altre che chiudere anche loro. Ha chiuso il ristorante self service, ha chiuso la pizzeria, ha chiuso uno dei due bar, e ancora, hanno chiuso diversi negozi di abbigliamento e oggettistica. Tutte attività insomma che con la presenza del supermercato della catena francese Carrefour, potevano avere la speranza di portare a casa la pagnotta, cosa che oggi, alla luce della chiusura dello stesso, sono andati in crisi. “Una crisi – dicono alcuni commercianti – che si acuisce di giorno in giorno, non solo subiamo la ormai famigerata crisi finanziaria, ma ne viviamo un’altra all’interno di questo centro commerciale”. “In altri posti – dice un suo collega – i centri commerciali funzionano, vuoi per le offerte che si praticano, vuoi per le attrattive che questi luoghi creano, fatto sta che da noi non ha mai funzionato a pieno regime, e non si capisce perché”. Insomma una doppia crisi quelle che investe i commercianti del San Nicola che rischia di affossare ulteriormente la già precaria situazione economica di un’intera area. Intanto sul fronte occupazionale continuano gli incontri e le proteste degli ex addetti del Carrefour, che auspicano, in tempi brevi una soluzione, per tutti gli addetti, da alcuni mesi in cassa integrazione.