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sabato, Dicembre 21, 2024

Comunali: Larino e Guglionesi, sfida a due

RegioneComunali: Larino e Guglionesi, sfida a due

“Le previsioni che davano l’ultima notte per quella decisiva per scegliere le candidature a Larino, è stata quanto mai azzeccata. Perché dalle cinque liste su cui si stava lavorando alla fine ne sono state presentate solo due. Il centrodestra corre unito e tramontata l’ipotesi di un bis di Guglielmo Giardino alla fine il nome dell’avvocato Michele Urbano, assessore uscente alle Politiche Sociali, ha messo tutti d’accordo. Sarà lui il candidato sindaco di “Esperienza è Rinnovamento”, lista civica ispirata al centrodestra e al cui interno ci sono molti componenti della maggioranza uscente, come Pontico, La Penna, Starita e pure Pascarella che negli ultimi giorni si era avvicinato alla Democrazia Cristiana che alla fine non è riuscita a presentare la lista.

“Anche il centrosinistra ha deciso di correre unito. Il Pd ha ritirato i suoi candidati e insieme all’Idv ha deciso di fare sintesi intorno al nome, già deciso da tempo, di Vincenzo Notarangelo, appoggiato dalla Fabbrica delle Idee formata da Costruire Democrazia, Sel, Partecipazione Democratica e Federazione della sinistra. La lista si chiama “Fabbrica delle Idee per una Larino migliore”. Alla fine anche il movimento Larinascita non è riuscito a presentare la lista e al momento non si conosce il nome del candidato che appoggerà.
“Anche a Guglionesi dove nei giorni scorsi si era tentato di mettere insieme 4 liste, alla fine le composizioni presentate sono solo due: in perfetto stile centrodestra contro centrosinistra visto che a sfidarsi saranno gli ex sindaci dei due schieramenti, l’uscente Bartolomeo Antonacci per il primo e Cloridano Bellocchio per il secondo. Antonacci è a capo della lista ‘Guglionesi nel cuore’, la stessa che nel 2008 lo aveva portato alla vittoria. E all’interno ci sono anche molti nomi dell’amministrazione uscente Scardocchia, Lucarelli e D’Urbano, ma anche Del Peschio, Guglielmo e Costantino. Bellocchio, invece, che alla fine l’ha spuntata sul segretario cittadino del Pd Mario Bellotti, è a capo della lista ‘Unità democratica’ ed è appoggiato da tutto il centrosinistra, fatta eccezione per l’Italia dei Valori che è già in rotta e che ha definito il nome di Bellocchio “un’imposizione”, accusandolo di aver fatto parte di “quella cordata di amministratori locali che hanno occupato enti come il Cosib e l’Unione dei Comuni”. A Guglionesi, dunque, si preannunciano scintille.

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