Tempesta sul comune di Isernia. Al centro delle polemiche, due determine con cui il commissario prefettizio di Isernia, Vincenza Filippi, ha assegnato un aumento delle indennità e un premio di produzione al segretario generale, Lucia Petti.
Un vero e proprio polverone ha così investito il comune. La pubblica opinione e le minoranze vogliono vederci chiaro. In particolare, afferma Tiziano Di Clemente, del Pcl, il Commissario Straordinario ha disposto in favore del segretario comunale l’erogazione di 23 mila euro annui di aumento, di cui 14.460 euro per “maggiorazione del 40%” della “retribuzione di posizione” e 8.578 euro per “indennità di risultato”.
In sostanza, la retribuzione di posizione annua passa da 36 mila euro a ben 50.612 euro, a ciò si aggiunge la retribuzione tabellare di 43.310 euro, inclusa la tredicesima, e ulteriori 6.300 euro, più l’indennità di risultato per il 2012 di 8.578,00. In totale: 108 mila e 800 euro (in media oltre 9 mila euro al mese).
Tutto ciò mentre, come sottolinea Di Clemente, si eliminano le ore pomeridiane dell’asilo nido comunale a fronte di pesanti rette che vanno da 140 a 380 euro mensili, si prevedono ulteriori tassazioni indirette, che colpiscono le fasce deboli, si tagliano servizi essenziali o sostegni comunali a chi non riesce neanche rimediare un pasto o a pagare il fitto e così via.
Il neo sindaco Luigi Brasiello, conosciuta la vicenda, ha promesso di voler rivedere le decisioni della Filippi per verificare se fossero realmente motivate e giustificate, anche sotto il profilo dell’opportunità e della tempistica.
Stipendio d’oro, tempesta sul comune di Isernia
