Delegazione molisana sosddifatta della disponibilità mostrata dal vice ministro De Luca e c’è la possibilità di attivare su strade e ferrovie un vero e proprio accordo di programma. Un altro incontro tra Regione e Governo è previsto a Roma fra una decina di giorni.
E’ stato un incontro operativo. Non una semplice riunione interlocutoria, dunque, quella che si è svolta a Roma tra l’assessore regionale ai Trasporti Pierpaolo Nagni, la delegazione dei parlamentari molisani e il vice ministro alle Infrastruttuire Vincenzo De Luca. Un vertice durato un’ora e mezza che è servito a mettere in evidenza sul tavolo del governo le infrastrutture considerate strategiche per il Molise.
Una serie di progetti che vanno dalle ferrovie alle strade. Al primo punto c’è l’elettrificazione del tratto ferroviario Campobasso – Roccaravindola, fondamentale per rendere più sicuro e veloce il collegamento tra il capoluogo molisano e la capitale. Un progetto che, sulla carta, necessita di oltre 150 milioni di euro. Durante l’incontro con il viceministro è stata messa in agenda anche la questione legata al raddoppio della linea Termoli – Lesina e la paventata chiusura della Sulmona – Carpinone e della Termoli – Campobasso.
Si è parlato, inoltre, del lotto zero della Isernia – Castel Di Sangro, della viabilità di Campobasso con il collegamento delle tre tangenziali, e della messa in sicurezza del viadotto del Liscione, creando, durante il periodo dei lavori, una strada alternativa che possa affiancare il lago. Tra i punti discussi, infine, si è parlato anche dell’autostrada del Molise. Un progetto, quest’ultimo, che il presidente della Regione Frattura aveva considerato non prioritario, ma il governo locale lo ha tirato in ballo a Roma con l’obiettivo di difendere almeno il finanziamento.
Un incontro costruttivo, dunque, spinto dal deputato del Pd Danilo Leva e a cui ha partecipato anche il senatore del Partito Democratico, Roberto Ruta. Sia Nagni che Ruta si sono detti sosddifatti della disponibilità mostrata dal vice ministro De Luca e c’è la possibilità di attivare sul tema delle infrastrutture un vero e proprio accordo di programma con progetti spalmati sui cinque anni. Un altro incontro tra Regione e Governo è previsto a Roma fra una decina di giorni.