La Corte dei Conti ha ultimato, già da diversi giorni, le verifiche sulle spese dei gruppi consiliari di Palazzo Moffa, relative al solo anno 2012, poiché questa competenza specifica è stata assegnata ai magistrati contabili, dal governo Monti nei suoi ultimi mesi di vita. Comunque, nell’anno preso in esame, è stato riscontrato un utilizzo illegittimo dei fondi pubblici per circa 700mila euro. Sono stati sperperati, allegramente, in buoni carburante, caffè, pizza al taglio, acquisto frigoriferi e televisori, biglietti aerei e ferroviari, pasticcini e gelati acquistati, tra l’altro, all’Università del Gelato, caramelle, cioccolatini, pedaggi autostradali, cd musicali e, soprattutto, tante abbuffate nei ristoranti molisani e romani di gran qualità. Un vero e proprio schiaffo dato da alcuni capigruppo (a dire il vero si salvano in pochi) ai contribuenti molisani sempre più tartassati dal fisco e dalle addizionali Irap e Irpef incrementate per fare fronte al buco della sanità. Il pregevole lavoro di controllo, effettuato dalla Corte dei Conti, rischia però di essere vanificato dalla classe politica regionale che continua a sperperare risorse pubbliche e, soprattutto, non provvede ad assumere decisioni conseguenti alla gravità dei fatti commessi. Gli elettori molisani, sempre più disincantati da certa politica, chiedono invece, a gran voce, la restituzione dei 700mila euro svaniti nel nulla e il loro ristoro a beneficio delle famiglie più povere di questa regione che aumentano a vista d’occhio. Il rischio che finisca tutto nel dimenticatoio è alto, ma la semplice restituzione del maltolto non può bastare. E’ necessario, pertanto, dare seguito alle indagini ordinate dal Gico della Guardia di Finanza alcuni mesi fa, subito dopo lo scandalo Fiorito, sulle spese folli dei gruppi di Palazzo Moffa dal 2009 in poi. “Le spese pazze ci sono state anche nel Molise – ha dichiarato il comandante delle Fiamme Gialle – e si intravvedono reati molto gravi. Il nostro compito è terminato – ha concluso Fernando Verdolotti – e ora è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria”. Onore anche alla Guardia di Finanza per le indagini svolte, ma la domanda è d’obbligo e la rivolgiamo direttamente alla Procura della Repubblica di Campobasso: ma dove sono gli avvisi di incriminazione e quando cominceranno i processi ai responsabili?