Dimostrando doti inequivocabili di mediatore, il Presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, scioglie il rebus Cotugno. Al consigliere eletto dal Rialzati Molise va la delega alla Programmazione e quella alle Politiche per il credito. Soluzione che al momento accontenta tutte le parti in causa. Rinviata ad una apposita legge la questione sul numero degli assessori e sui consiglieri supplenti.
Vincenzo Cotugno, di Rialzati Molise, è il nuovo consigliere regionale alla Programmazione. Quello che fu il potentissimo assessorato del potentissimo Gianfranco Vitagliano, oggi è diventato oggetto di delega consiliare all’altrettanto potentissimo consigliere venafrano. Con oltre quattordicimila voti al movimento e con oltre quattromila voti di preferenza personali, Cotugno ha dato prova di aggregazione e consenso e oggi, dopo una lunga traversata nel deserto, finalmente perviene ad un riconoscimento istituzionale che, se bene gestito, potrà successivamente portarlo ad altri traguardi. La questione assessorato, per il momento, è infatti solo accantonata, in attesa di essere ripresa insieme al disegno complessivo dell’impalcatura istituzionale regionale. Se ne riparlerà , probabilmente, in autunno.
Per il momento Cotugno incassa un successo parziale del quale si dichiara soddisfatto, mentre Frattura incassa un risultato pieno, essendo riuscito a disinnescare una mina che rischiava di esplodergli tra le mani. Con abilità da negoziatore di lungo corso, il presidente della Regione ha trovato la cosiddetta quadra, riuscendo a coniugare le legittime ambizioni di Cotugno e di Rialzati Molise con gli equilibri generali di Giunta e coalizione. Frattura azzererà e redistribuirà tutte le deleghe sinora assegnate agli assessori, affidando a Cotugno oltre alla Programmazione anche le Politiche per il credito (delega strategica oggi in mano a Scarabeo)
Adesso, dopo la chiusura di questa pagina politica, si apre finalmente il tempo dell’azione corale di governo. Con la nomina di Cotugno si chiude definitivamente la fase post-elettorale e si apre una stagione di lavoro. Come dire, finite le chiacchiere ora è tempo di rimboccarsi le maniche.