Grane in vista per l’amministrazione guidata da Antonio Di Brino. L’ultimo consiglio comunale è saltato. Troppe le poltrone vuote e non si è raggiunto il numero legale. Assente l’intera minoranza di centrosinistra, dodici consiglieri che in un incontro prima della seduta hanno spiegato i motivi della decisione. Un atto di protesta contro il presidente del consiglio Alberto Montano che ha deciso di non portare in consiglio la proposta di revoca dall’incarico che lo riguarda, definendola inammissibile. Il consigliere Antonio Russo ha annunciato che chiederanno l’intervento del Prefetto e che non parteciperanno a nessuna seduta fino a quando la richiesta di revoca non approderà in consiglio. Russo ha continuato a sostenere che nella delibera che riguardava la Blu Costruzioni mancava tutto il fascicolo e che dunque la documentazione incompleta aveva impedito ai consiglieri di dire la loro nello scorso consiglio del 7 giugno. Un’accusa a cui Montano ha ribattuto sostenendo che il materiale era stato già visionato dai consiglieri nelle commissioni consiliari e che era arrivato nell’ufficio di segreteria il giorno stesso dell’assise. Ma intanto alla seduta di ieri sera, convocata con altri ordini del giorno, le assenze che hanno pesato di più sono state quelle della maggioranza. Ben sei consiglieri di centrodestra non si sono presentati, dando così una sponda alla minoranza e facendo mancare il numero legale. Si tratta di Ciarniello, Sprocatti, Fabrizio, Di Giovine, Perricone e Masciantonio. Probabilmente un segnale lanciato al sindaco e allo stesso Montano. I consiglieri, stando alle indiscrezioni, non avrebbero mandato giù la decisione del presidente di non affrontare la prova dell’aula portando la mozione in assise.