di GIOVANNI MINICOZZI
Profondo rosso per la sanità molisana: sforato il tetto dei cinquanta milioni di deficit. Nel 2012 accumulati altri 20 milioni
E’ durato oltre tre ore il confronto sul piano di rientro dal deficit sanitario che si è tenuto a Roma. Hanno partecipato Bevere e Francesco Massicci in rappresentanza rispettivamente dei ministeri della Salute e dell’Economia, mentre per la Regione c’erano il commissario ad Acta e governatore Paolo Frattura, il sub commissario Nicola Rosato, il direttore generale della Regione Antonio Francioni e alcuni dirigenti dell’assessorato alla Sanità. Dalla verifica è scaturito che il deficit sanitario, nel corso del 2012, è cresciuto di altri 20 milioni di euro, superando, in tal modo, 50 milioni. I rappresentanti del Ministero hanno chiesto alla Regione di reperire, con urgenza, i 55 milioni di euro dai fondi Fas, già impegnati in altre opere, da destinare al parziale richiamo del debito. La Regione è stata anche sollecitata a rivedere, seppure in parte, i piani attuativi dell’Asrem, sia sulle nuove tariffe recentemente applicate alle strutture convenzionate, sia per la riconversione degli ospedali di Agnone, Venafro e Larino.
