Clima incandescente allo Zuccherificio del Molise dove in piena campagna di lavorazione della barbabietola sono stati licenziati due dipendenti e un terzo rischia il posto. Si tratta dell’ex direttore di stabilimento e di un impiegata dell’ufficio Bilancio che nei giorni scorsi hanno ricevuto una lettera di licenziamento in tronco per giusta causa. Alla base della decisione del manager Alberto Alfieri che sta traghettando lo stabilmento verso la vendita, ci sono presunte rivelazioni di dati sensibili e violazioni del segreto aziendale, ma anche l’avallo di impianti privi di certificazione durante la precedente gestione dell’imprenditore Remo Perna. Solo indiscrezioni, nessuna versione ufficiale, quello che è certo e che almeno nel caso dell’ex direttore il licenziamento è arrivato dopo un periodo di ferie forzate, dopo un demansionamento e poi una sospensione. I diretti interessati parlano di accuse infondate e per ora hanno messo tutto nelle mani degli avvocati, sostenendo di aver sempre tenuto comportamenti nell’interesse dell’azienda. Nel mirino ora c’è anche l’ex direttore agricolo, anche lui da tempo in ferie in forzate ed entrato in contrasto con il nuovo management. Il tutto è avvenuto nel silenzio dei sindacati, che invece hanno inviato al presidente della regione Paolo Frattura e all’intera giunta la richiesta di un incontro urgente per conoscere il futuro della filiera e per poter avviare i contratti per le semine. Lo stesso manager Alfieri non conosce il suo destino e sono sempre più insistenti le voci di una volontà della Regione di volerlo sostituire.