Battuta dall’Ansa la notizia che sara’ una maxi perizia a stabilire se ci sono delle responsabilita’ mediche nel decesso di Alberto Verso, lo scenografo e costumista morto il 16 maggio 2007 nell’ospedale ‘Veneziale’ di Isernia dove era ricoverato da due giorni per un intervento chirurgico. Lo ha deciso la III Corte d’Assise di Roma, presieduta da Evelina Canale, nell’ambito del processo che vede sei medici – Cristiano Huscher, Massimo Sandro Petrella, Luca Iorio, Andrea Mingoli, Filippo Maria Salvatori e Mario Albertucci – accusati di avere ”nelle rispettive qualia’ e con diverse azioni e/o omissioni, tutte in rapporto di causalita’ con l’evento lesivo”, si legge nel capo d’imputazione, cagionato la morte di Verso ”sottoposto ad intervento chirurgico di pancreasectomia il 17 aprile 2007 a Roma presso la clinica Mater Dei, e deceduto presso l’Ospedale Veneziale di Isernia il 16 maggio 2007”. Il compito di ”fare luce” su questa vicenda e’ stato affidato ai professori Marco Grandi, del ‘Labanof’ di Milano, e Gaetano Iapichino, anestesista dell’Universita’ di Milano (entrambi nel pool di esperti cui fu affidata la perizia nel caso di Stefano Cucchi), al chirurgo pancreatico del ‘San Raffaele’ Carlo Staudacher e al dott. Massimo Florin, dell’Istituto di Medicina interna di San Donato Milanese. Dovranno esaminare tutti gli atti di causa, le varie consulenze medico-legali, la documentazione sanitaria riguardanti visite, controlli e ricoveri, nonche’ gli interventi chirurgici relativi ad Alberto Verso fino al momento del decesso. Al processo e’ costituita parte civile Cittadinanza Attiva, con l’avvocato Stefano Maccioni, e i familiari dello scenografo. Il processo in questione nacque davanti al giudice monocratico, il quale se ne ”spoglio”’ per incompetenza, mandando gli atti al pm. Ci fu una nuova udienza preliminare, con il gup che mando’ a processo i sei medici in Corte d’Assise, Albertucci per omicidio volontario, gli altri per omicidio colposo. Prossima udienza, a fine settembre.