Con una nota schietta e al tempo stesso dura nei confronti di Michele Iorio, Ulisse Di Giacomo si è dimesso da coordinatore regionale del Pdl. Al suo posto subentra, nella veste di commissario, l’onorevole Carlo Sarro nominato da Silvio Berlusconi su proposta del coordinatore nazionale Denis Verdini. Sarro proviene dalla Campania e, precisamente, da Piedimonte Matese
Ho rimesso il mandato di Coordinatore Regionale del PdL nelle mani del Segretario Nazionale On. Alfano e del Coordinatore Nazionale Sen. Verdini, chiedendo il commissariamento del PdL regionale. L’ho fatto con convinzione e grande serenità, perchè sono abituato ad assumermi le responsabilità mettendoci la faccia, e perchè il momento delicato che il Partito sta vivendo nella fase di transizione verso Forza Italia richiede da parte di tutti un comportamento serio e il coraggio di fare davvero un passo indietro, per dare agli organismi nazionali la possibilità di investire su nuovi volti e su un ricambio generazionale vero.
L’ho fatto nelle speranza che il mio esempio venga al più presto seguito da altri, soprattutto da chi tenta di riproporsi ipocritamente come ” il nuovo che avanza ” oppure come ” capopopolo autoreferenziale “, dimenticando di essere stato in questa Regione il protagonista della distruzione di una intera classe politica. Dal 1998 sono stato il primo e unico Coordinatore Regionale di Forza Italia prima e del PdL dopo. Una esperienza esaltante che mi ha maturato e gratificato, e che mi ha dato la possibilità di vivere direttamente la politica nazionale. Ho avuto tante soddisfazioni e qualche delusione; ho conosciuto tante persone.
Lascio questo ruolo di grande responsabilità con animo sereno, convinto di aver profuso tutte le energie e di aver fatto sempre le scelte giuste; di essermi comportato con correttezza e trasparenza. Ma soprattutto, lascio con l’orgoglio e l’onestà di avere le mani e il volto puliti, e di poter guardare negli occhi uno ad uno i cittadini molisani.
Ringrazio quanti in questi quindici anni mi sono stati vicini, non facendomi mai mancare il loro sostegno e il loro incoraggiamento. Lascio la guida del Pdl ma non lascio di certo la politica. Continuerò ad impegnarmi nel Partito e nelle Istituzioni, nei ruoli che mi verranno riconosciuti, al servizio di questa amata Regione, fino a quando sarò in grado di difenderne gli interessi e tutelarne i diritti.