Carabinieri sulle tracce dei banditi che ieri poco prima della chiusura hanno assaltato l’ufficio postale di Difesa Grande a Termoli. Tre uomini con accento campano. In due, i più giovani, 35-40 anni, a volto scoperto e sotto la minaccia di un taglierino hanno costretto i dipendenti a consegnare i soldi delle casse e quelli presenti nel caveau, in tutto 30mila euro. Il terzo rimasto sulla porta, circa 60 anni, l’unico con il volto semicoperto da una mascherina di quelle usate nelle sale operatorie, dava ordini ai due e controllava che nessuno arrivasse. Pochi minuti e sono fuggiti lasciando i quattro dipendenti e i cinque clienti presenti in quel momento nell’ufficio sotto choc. Sono scattate subito le ricerche con posti di blocco. I carabinieri hanno già preso le impronte e sono riusciti a estrapolare dai filmati delle telecamere il volto dei malviventi. “Le immagini sono buone” fanno sapere gli inquirenti e ora verranno diramate alle altre compagnie d’Italia. Il fatto che abbiano agito a volto scoperto, almeno i due più giovani, fa ipotizare non solo che siano incensurati, ma che non siano conosciuti in questa zona. Qui no, ma in alte parti d’Italia magari sì. E’ per questo che ora i loro volti saranno comparati con quelli ripresi in altre rapine, soprattutto nell’area della Campania, da dove si ipotizza arrivino i malviventi. Un ufficio, quello di Difesa Grande, già in passato preso di mira dai rapinatori, per quella posizione periferica e subito vicina alla vie di fuga sia verso la statale 87 che verso la statale 16.