“Nella breve ma intensa attività della Co.re.a., le denunce più significative hanno riguardato lo scandalo dei gruppi consiliari, l’aumento delle indennità dei consiglieri regionali (mascherato da riduzione) e la spartizione delle poltrone degli enti al di fuori, e spesso in violazione, delle regole minime di competenza e talvolta proprio di decenza.
La politica, ovviamente, non si è proprio sognata di prendere in considerazione le segnalazioni del prof. Musacchio. Anzi, i suoi appelli a restituire i soldi rubati dei gruppi, a dimezzare gli stipendi o a cancellare l’abbuffata delle nomine non hanno ricevuto neppure una riga di riscontro. Figuriamoci un atto conseguente…
Per questo è davvero stucchevole e deprimente assistere al balletto delle dichiarazioni di solidarietà seguito immancabilmente alle minacce – vere o presunte – che ha ricevuto. Taluni, i più ‘coraggiosi’ (o sfacciati), lo hanno addirittura invitato “a non farsi intimidire” e ad “andare avanti”: che andrebbe benissimo, se non apparisse come la più tipica “coda di paglia”, visto che l’invito proviene proprio da coloro nei confronti dei quali la sua attività di denuncia è stata in larga parte indirizzata.
Perché delle due l’una: se si ritiene che Musacchio abbia ragione, che aspetta la politica a prenderne atto ed essere conseguente? Che si tratti di disporre il recupero coatto dei soldi rubati dei gruppi, che si tratti di dimezzare gli stipendi o di fare un passo indietro rispetto a poltrone ricevute senza possedere nemmeno uno straccio di titolo. Altrimenti quella solidarietà è solo un penoso esercizio di retorica banale, per non dire ipocrita.
Per carità, questo Molise è disposto a tollerare che tra le massime cariche istituzionali ve ne siano di occupate da condannati in via definitiva per reati connessi al traffico di armi e munizioni pare proprio per agevolare esponenti di spicco della Nuova Camorra Organizzata! Fatti al cui cospetto la letterina in stampatello su foglio a quadretti a Musacchio – con tutto il rispetto – fa quasi sorridere. Ma, visto che non c’è proprio niente da ridere, perché non fare davvero un gesto politico forte, rispondendo nel merito alle sacrosante richieste della Co.re.a. – che poi sono condivise dalla stragrande maggioranza dei molisani – per dimostrare davvero, e non a chiacchiere, che non siamo disposti, come comunità, a lasciare da solo Vincenzo Musacchio nella lotta di contrasto alla corruzione?”