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martedì, Dicembre 24, 2024

La guerra delle ambulanze: Scarabeo contesta, Frattura risponde: di quale governo è assessore?

AttualitàLa guerra delle ambulanze: Scarabeo contesta, Frattura risponde: di quale governo è assessore?

La guerra delle ambulanze tra Isernia e Venafro minaccia di aprire un secondo fronte di battaglia in giunta regionale, tra Scarabeo, che ha chiesto interventi immediati al presidente della Regione, e lo stesso Frattura che risponde per le rime all’assessore: «Con un comunicato stampa l’assessore regionale Massimiliano Scarabeo dà prova di populismo e demagogia, qualità, o meglio, non-qualità che mai dovrebbero appartenere a chi amministra. All’improvviso destina strali alle nostre scelte in materia di sanità. Ci siamo, il paradosso diventa realtà nel nostro Molise. Assessori regionali che fanno opposizione da bar sport, giocando su temi delicati e importanti per i nostri cittadini. Un sorriso amaro è l’inevitabile reazione che ci accompagna. L’assessore Scarabeo mette in dubbio l’operato del nostro governo: singolare, non c’è che dire. Con chi lavora, Scarabeo? Con chi si confronta nelle riunioni di giunta? Con chi costruisce percorsi politici e amministrativi tesi esclusivamente al bene del nostro Molise? Fa parte della nostra squadra o dobbiamo credere che sia una monade incontrollata?
Le scelte a suo avviso “deplorevoli” sono scelte condivise da tutti noi. Anche da lui. I disservizi che si registrano all’ospedale di Venafro non si risolvono con populismo, demagogia e goffe prove di forza muscolare senza senso. Con serietà e impegni quotidiani proviamo a dare risposte serie ai cittadini per garantire una sanità di qualità in tutta la regione. I suoi moniti per “incontri urgenti” non ci servono. Giorno dopo giorno andiamo avanti nella costruzione di un rapporto diretto con tutti i cittadini del Molise, non solo con alcuni. Lui dovrebbe quanto meno ricordarselo, visto che è stato presente – magari distratto – a tante riunioni che abbiamo organizzato con il comitato del Santissimo Rosario e gli abitanti di Venafro. Non siamo noi “a non avere nessuna giustificazione valida”, adesso ne abbiamo più di una per pensare che lui non si senta in cuor suo adeguato a ricoprire responsabilità di governo. Siamo pronti a persuaderlo del contrario. Serve poco: ricordarsi, ad esempio, di quale squadra si sia elemento chiave. Alla fine non ci vuole molto a resistere alla tentazione di scrivere sui giornali tanto per».

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