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venerdì, Dicembre 27, 2024

Mandrake in Regione. Dalla paga dei consiglieri spariscono 2451 euro per i portaborse e ne appaiono 3200

AperturaMandrake in Regione. Dalla paga dei consiglieri spariscono 2451 euro per i portaborse e ne appaiono 3200

di Giovanni Minicozzi

Si susseguono giorno dopo giorno le anomalie legate alle indennità dei consiglieri regionali del Molise. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda la busta paga di agosto. Sparisce misteriosamente l’indennità per i portaborse, 2451 euro mensili netti e non rendicontabili, e ne compaiono 3200 senza alcuna causale: sempre netti ed esenti da rendiconto. 

Sono stati finalmente consegnati ai diretti interessati i listini paga dei consiglieri regionali relativi al mese di agosto con le nuove indennità. Gli stipendi degli inquilini di Palazzo Moffa, senza i 2.450 euro netti mensili per i cosiddetti portaborse, oscillano tra gli 8.000 euro netti per chi non ha incarichi e i 9-9.500 per chi usufruisce dell’indennità di funzione. Se fossero questi gli importi totali, più o meno rispecchierebbero la media delle altre regioni, anche se in Emilia Romagna superano di poco i 6.000 euro e in Valle d’Aosta scendono addirittura a meno di 5.000. Purtroppo, però, al netto dei consiglieri regionali del Molise, deve essere sommata l’indennità per i portaborse pari a 2.450 euro e, dunque, i nostri politici diventano quelli più pagati d’Italia. Intanto, su proposta dei due vice presidenti, Cristiano Di Pietro e Filippo Monaco, l’ufficio di presidenza di Palazzo Moffa ha eliminato il rimborso spese chilometrico, forse per evitare di superare il tetto massimo delle indennità imposto dal decreto Monti. Comunque, restano da chiarire due eclatanti misteri: il primo riguarda l’importo aggiuntivo pari a 3.200 euro netti erogati con un cedolino diverso dal listino principale. E poi, resta il rebus sui 2.450 euro dell’indennità per i portaborse che, al momento, non è stata accreditata. Ma, dopo la bocciatura dell’emendamento abrogativo proposto dal Movimento Cinque Stelle, è sempre in vigore. Infatti, il capogruppo del Pd, Francesco Totaro, ha anticipato tutti e, sull’onda dell’indignazione popolare, ha annunciato che la prossima settimana presenterà un disegno di legge per eliminare definitivamente l’articolo 7, anche per evitare la possibilità di trovarselo accreditato in un’unica soluzione a fine legislatura e di rispettare le promesse del centrosinistra durante la campagna elettorale. Stando alle prime reazioni, però, la proposta abrogativa difficilmente troverà il consenso nell’Aula consiliare. Tra l’altro, secondo alcuni beninformati, quell’importo strano pari a 3.200 euro elargiti a tutti i consiglieri corrisponderebbe alla somma dei 2.400 euro dell’articolo 7 e degli 800 euro del rimborso chilometrico eliminato dall’Ufficio di presidenza. Se così fosse, bisognerebbe davvero mandarli tutti a casa.

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