Cattedrale gremita, a Isernia, per l’ultimo saluto a Edilio Petrocelli, ex parlamentare ed ex consigliere regionale, prima del Pci e poi dei Diesse. C’erano praticamente tutti gli esponenti della sinistra molisana nella chiesa isernina per l’addio ad un uomo che è sempre stato un punto di riferimento preciso per la politica regionale. Dopo la cerimonia religiosa, la cerimonia civile della commemorazione, all’esterno della cattedrale. Lì dove hanno parlato il sindaco Brasiello, il presidente della provincia Mazzuto, il segretario regionale del Pd, Leva, e l’ex collega di consiglio regionale e amico di lunga data, Norberto Lombardi.
Edilio Petrocelli ha significato tanto per la nostra regione e per la provincia di Isernia. Negli ultimi anni, quando è stata messa in discussione la vita stessa della Provincia, Petrocelli è stato anche nominato presidente dell’associazione nata in sua difesa.
Commoventi e ricche di particolari inediti, sia le parole di Danilo Leva, che quelle di Norberto Lombardi. L’attuale deputato del Pd ha ricordato, commuovendosi, come ogni anno lui andasse a casa di Petrocelli per portargli la tessera del partito. Un atto dovuto per un personaggio che rappresentava la memoria storica della sinistra isernina. Un personaggio che, nell’ultimo decennio, aveva abbandonato la politica attiva per concentrarsi sulla cultura e sulle ricerche storiche, con particolare riguardo sempre al Molise e alla provincia di Isernia.
Sottolineato anche il forte legame che legava l’ex parlamentare alla sua famiglia, alla moglie Marisa e ai figli, Umberto e Isabella. In una intervista a Telemolise, Enrico Santoro, suo collega alla Regione, ha svelato un altro particolare inedito. Quello che Edilio, insieme al fratello Tonino, fu l’autore del bassorilievo artistico in ceramica che orna la facciata del tribunale di Isernia. Una notizia poco conosciuta. Politico, studioso, storico, ma anche artista. Un pregio che condivideva col fratello.
La salma di Edilio Petrocelli, dopo i funerali, è stata trasportata al cimitero di Acquaviva di Isernia, paese di origine dell’ex depuato pentro.