Colpo di scena in Comune a Termoli. Dopo mesi di riunioni e discussioni in seno alla maggioranza di centrodestra, che ancora non rimetteva a posto gli equilibri interni in seguito all’esito delle Regionali di febbraio, finalmente la quadra è stata trovata, e non senza qualche sacrificio. L’accelerata è arrivata un mese fa quando in consiglio comunale l’assessore all’urbanistica del Pdl Bruno Verini aveva rimesso la delega puntando il dito contro i ritardi nell’approvazione del Piano regolatore e contro l’assenza di un dialogo. Una decisione, la sua, che in consiglio comunale aveva gelato tutti, compreso il sindaco che non ne sapeva nulla e che ci era rimasto male. Le ultime due settimane sono state decisive e alla fine Di Brino dopo estenuanti e caldissime riunioni con la maggioranza, ha deciso di lasciare fuori dalla giunta proprio Verini. La sua delega, la rognosa Urbanistica, e che negli ultimi tempi è stata al centro di numerose polemiche, è stata affidata invece ad Agostino De Fenza, che proprio stamattina è stato nominato assessore sempre in quota Pdl. Sono onorato di entrare a far parte di questa squadra – è stato il primo commento di De Fenza – Il mio obiettivo è quello di valorizzare la struttura dell’assessorato all’Urbanistica, per poter lavorare con determinazione per il bene di Termoli”. Al posto di De Fenza in consiglio comunale, come primo dei non eletti, entra Mario Mancini. Per il resto tutti gli assessori sono stati confermati, compreso, l’unico esterno, Augusta Di Giorgi, che da un pezzo invece era considerata a rischio. Il Bilancio, per ora, resta ancora nelle mani del sindaco.