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domenica, Dicembre 22, 2024

Movimento 5 Stelle: “Stanno per trivellare il Molise?”

AttualitàMovimento 5 Stelle: "Stanno per trivellare il Molise?"

Se fino a qualche tempo fa eravamo il Paese del sole, oggi rischiamo di diventare la groviera d’Europa.

Negli ultimi tempi la spasmodica ricerca di idrocarburi è aumentata in maniera esponenziale insieme al decuplicarsi di società a ciò dedicate.

La corsa alla ricerca di petrolio e gas naturale ha un motivo ed è abbastanza semplice: la volontà del legislatore nazionale (con la legge 164/2000, ripresa dal D.M. 23/11/2002) ha di fatto incentivato tale attività, seguendo le linee guida in materia di liberalizzazione del mercato del gas dettate dalle norme europee.

Le norme nazionali prevedono delle royalties molto basse per le estrazioni in mare (circa 10%) e per le estrazioni in terraferma (7-10%), cifre da paesi in via di sviluppo (mentre in altre nazioni  si arriva fino al 60% addirittura 80% come in Norvegia). Questo è ciò che attrae le grandi società “divoratrici di sottosuolo” nella nostra penisola, ed a confermarlo è il rapporto annuale della Cigam (società petrolifera canadese che opera in Adriatico) nel quale si parla dell’ Italia come “il Paese migliore per l’estrazione di petrolio off-shore”, sottolineando la ”totale assenza di restrizioni e limiti al rimpatrio dei profitti”.

Premesso questo, consultando il BUIG (Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e delle Georisorse) del 31/01/2011 ci siamo resi conto che anche in Molisealcune società hanno avanzato, ed ottenuto, il “permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi”.  Tra le società richiedenti compaiono laAppennine Energy SRL, controllata dalla Sound Oil Plc (quotata all’AIM di Londra e con interessi minerari in Indonesia) e la Medoil gas Civita LTD  con sede legale in Londra, Southampton.

Ad oggi, dopo un iter che ha interessato diverse amministrazioni a tutti i livelli, il Ministero dello Sviluppo Economico ha conferito permessi di ricerca per alcune “località” in Molise denominate Colle Ginestre, Santa Croce e  Civita.

Questi permessi sono relativi alla prima fase di sviluppo, ovvero, quella dello studio geologico e strutturale con il relativo tracciamento delle linee sismiche. Questa è la parte fondamentale dei processi di prospezione petrolifera e comporta l’apertura di percorsi nel territorio lungo cui vengono fatti detonare esplosivi a intervalli regolari; esistono tecniche più moderne ma, sono molto più costose, quindi cadute in desuetudine. A questa fase succede quella della apertura di pozzi per “prove di produzione” ed infine la vera e propria “coltivazione di idrocarburi”.

Le aree dedite alla ricerca di idrocarburi potrebbero però aumentare di numero. Sono state avanzate ulteriori richieste di “permessi di ricerca e permessi di prospezione” che coinvolgono altri territori del nostro splendido Molise quali Agnone, Carovilli, Colle della Guardia, Il Convento, San Buono (la denominazione del sito individua delle aree che ricadono su più provincie ). Richieste che attualmente dovrebbero essere al vaglio degli amministratori locali e regionali dei territori interessati, oltre che la sovrintendenza dei beni archeologici.

Alla luce di tutto ciò, preoccupati per il futuro del nostro territorio, ilMoVimento 5 Stelle molisano ha depositato una mozione all’ Ufficio di Presidenza del Consiglio, al fine di impegnare il Presidente Frattura e tutta la Giunta a compiere tutto quanto in loro potere per bloccare questo iter procedurale.

In Molise, come in tutta Italia,  si  rischia di abbandonare il territorio a questo tipo di attività, con il rischio che venga deturpato irrimediabilmente.

Quale futuro quindi per la nostra terra? Quale il costo ambientale? Quale quello umano? Quanto tutto ciò  rischierebbe di minare la stabilità di un sottosuolo già di per sé fragile?

Noi non vogliamo svendere il nostro territorio per “un pezzo di pane”, non vogliamo che i cittadini paghino per una sfruttamento scellerato di esso. La coltivazione di risorse fossili non rientra nel modello di sviluppo che vogliamo per la nostra regione. A nostro avviso l’unico futuro sostenibile è il rispetto per la nostra terra e la sua valorizzazione, intesa come armonico sviluppo tra essa e i suoi abitanti.

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