Ripartirà lunedì il presidio dei sindacati e dei lavoratori davanti ai cancelli dell’Ittierre. Cgil, Cils e Uil hanno giudicato deludenti i risultati del Tavolo tecnico organizzato dal Comune di Isernia e chiedono un immediato confronto con i vertici societari per capire cosa accadrà nei prossimi giorni. La gente è esasperata, senza stipendio e senza speranze con un futuro che si annuncia, come minimo, problematico. Amico Antonelli della Uil ha chiesto che la proprietà, in attesa di tutte le formalità collegate al concordato, eroghi immediatamente almeno un acconto sulle spettanze dovute. Ci sono famiglie allo stremo che non hanno neanche i soldi con cui fare la spesa e mangiare. La situazione è da allarme rosso. Intanto Brasiello ha reso noto che un nuovo Tavolo tecnico è stato convocato per il 5 novembre a Roma, mentre il sottosegretario De Camillis ha comunicato la disponibilità di fondi per lo sviluppo che potrebbero essere destinati all’Ittierre. Ma questi sono discorsi di là da venire che non servono a sbarcare il lunario e dar da mangiare alle famiglie dei settecento dipendenti dell’Ittierre.
Intanto si avvicina la data del 31 ottobre. Entro quella data Bianchi dovrebbe pagare la seconda rata dell’acquisto dell’Ittierre, se non lo farà, l’azienda diventerà automaticamente della Regione in virtù della fideiussione da dodici milioni prestata in favore dell’imprenditore comasco. Una data decisiva e mancano solo cinque giorni.
Ittierre, riparte il presidio davanti ai cancelli
