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sabato, Settembre 21, 2024

La VIBAC non riapre e chiede aiuto alla Regione

QDLa VIBAC non riapre e chiede aiuto alla Regione

Michele Mignogna

La VIBAC di Termoli vuole l’aiuto delle Istituzioni locali per rilanciare l’azienda in un’ottica di competitività nazionale, questo è emerso dall’incontro che i sindacati dell’azienda che produce nastro adesivo nel nucleo industriale adriatico, hanno avuto con la proprietà della stessa. Due ore quasi la durata dell’incontro nei locali della Confindustria, due ore per dire che gli operai devono perdere un po’ del loro stipendio e che la Regione, e altre istituzioni che in questi giorni hanno espresso solidarietà e vicinanza sia ai lavoratori sia alla stessa azienda, devono fare la loro parte. Infatti, la proposta avanzata dai sindacati, in accordo con i dipendenti è di abbassare alcune voci del contratto, e la quattordicesima potrebbe essere per il momento cancellata, cosi come i premi di presenza in azienda e i buoni mensa che dovrebbe scendere di qualche euro, ma anche in questo caso, spiegano i sindacati, l’azienda non riesce a far fronte alla crisi di questo periodo, una crisi che sembra però dettata da altre priorità dell’azienda stessa, non si spiega ad esempio come in un altro stabilimento, quello di Vinci in Toscana lavorano a ciclo continuo, mentre a Termoli gli impianti sono fermi, cosi come non si capisce il fatto che la crisi nasce quasi per caso da un giorno all’altro, misteri industriali potremmo definirli. Per questo, dicono i sindacati, che oggi l’azienda ha intenzione di incontrare gli amministratori regionali, Presidente e assessori competenti, per capire cosa e in che modo, la regione può fare per salvare dalla chiusura definitiva lo stabilimento, che a quanto dicono i lavoratori “siamo secondi solo alla FIAT in questo nucleo, sia per numero di addetti, spesso abbiamo lavorato con 153 dipendenti più 60 interinali, per cui è un’azienda che vale”. Già vale, ma siccome, e questo è il ragionamento, la Regione ha aiutato la GAM, la ITR e lo Zuccherificio, oggi deve aiutare anche la VIBAC, e se non ha i soldi deve trovarli.

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