Ittierre. Entro questa sera i commissari straordinari dell’It Holding, Chimenti, Spada e Ciccoli, dovrebbero vedere accreditati, sul conto corrente della gestione commissariale, i quattro milioni e rotti della seconda rata prevista dal contratto di vendita dell’Ittierre ad Albisetti.
Dovrebbero, ma non vedranno il becco di un centesimo perchè né Antonio Bianchi, né la Regione tireranno fuori i soldi. In sostanza un bidone annunciato per la gestione commissariale che comunque manderà subito in riscossione la fidejussione della Regione. I soldi non ci sono, ma la procedura per il recupero coattivo e l’eventuale sequestro o pignoramento della somma sui conti correnti della Regione verrà avviata subito, appena si avrà la certezza documentata del mancato accredito.
Intanto la triste vicenda societaria va avanti tra colpi di scena e rinvii scontati. Cominciamo dalla notizia del rinvio, all’otto novembre, della riunione prevista a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo economico. Ufficialmente il rinvio è stato giustificato dalla nomina di un nuovo amministratore delegato, Giovanni Petrollini, che dovrà avere il tempo necessario per studiarsi tutte le carte, anche se, non lo dimentichiamo, Petrollini ha già un’ottima conoscenza della situazione, essendo uno dei componenti del collegio dei sindaci dell’Ittierre.
La seconda notizia, già anticipata dalle indiscrezioni di ieri, è quella relativa alla presentazione di un esposto in Procura da parte dell’assessore regionale, Massimiliano Scarabeo. Quest’ultimo, come spiega direttamente sulla sua bacheca di Facebook, preoccupato per il possibile svuotamento del magazzino dei capi prodotti dall’Ittierre, ha chiesto al procuratore Albano di verificare se ci sia stato o meno un depauperamento del valore patrimoniale della società. Ovvero se dei capi siano usciti irregolarmente dai magazzini di Pettoranello.
E, restando in tema, l’altro amministratore delegato, Alberto Manganiello, nominato e defenestrato in 48 ore da Bianchi, si è rivolto all’avvocato Enzo Iacovino per tutelare la sua immagine, segnalando di aver già avvertito tutti gli organi societari di atti e condotte che potrebbero danneggiare il valore patrimoniale dell’azienda e i crediti dei fornitori e fasonisti.
Insomma la ricorrenza dei morti sembra calzare a pennello con l’attuale situazione dell’Ittierre.
L’allarme di Manganiello: “Stanno svuotando l’Ittierre”
