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domenica, Settembre 8, 2024

“Black Hole”, salta l’udienza preliminare. Polemiche interne alla Procura di Bari spingono il processo verso la prescrizione

Apertura“Black Hole”, salta l’udienza preliminare. Polemiche interne alla Procura di Bari spingono il processo verso la prescrizione

di PASQUALE DI BELLO

La prevista udienza preliminare per il processo “Black Hole”, fissata presso il Tribunale di Bari per il 19 novembre, non si terrà. Motivo del rinvio, il trasferimento del Gup titolare del fascicolo, il giudice Susanna De Felice, finita al centro di una polemica interna alla Procura barese. La De Felice, lo scorso 30 ottobre, assolse il governatore Vendola dall’accusa di abuso d’ufficio per un’inchiesta legata alla sanità barese. A finire nella polemica, l’amicizia tra la De Felice e la sorella del governatore, Patrizia Vendola.

Sia detto senza malizia: ci sono buchi e buchi e, tra i tanti, alcuni sono tunnel davvero profondi e inesplorabili. Ci vorrebbero sommergibili per attraversarli, non sonde. Uno di questi buchi, quello nero, “Black Hole”, il buco che nel 2006 venne scoperchiato dalla Procura di Larino e che portò alla luce un vastissimo giro di malaffare rischia di restare un buco chiuso per sempre. L’inchiesta che partendo dalla Sanità coinvolse mezzo mondo, da politici e imprenditori, da manager a rappresentanti delle forze dell’ordine, rischia di finire a sua volta in un altro buco nero: quello della Giustizia. Quello della Giustizia lumaca, dei tempi dilatati a dismisura, delle eccezioni, dei distinguo, dei cavilli, delle pandette e dei codicilli, quella che, via via rinviando, arriva sino alle porte della prescrizione. Se tornasse dal mondo dal quale non si torna, William Blake dovrebbe cambiare i suoi celeberrimi versi: “Quando le porte della percezione si apriranno, tutte le cose appariranno come realmente sono: infinite”. La nuova formulazione, più o meno, dovrebbe essere questa: “Quando le porte delle prescrizione si chiuderanno, tutte le cause appariranno come realmente sono: morte”.

la foto pubblicata da Panorama

Perché lo diciamo? Perché l’imminente udienza preliminare per il caso Black Hole, fissata a Bari per il prossimo 19 novembre, è destinata a saltare. Anzi, è già saltata. Motivo? Il trasferimento del Gup titolare del procedimento, Susanna De Felice. Il magistrato ha chiesto di essere assegnata alla Corte d’Appello di Taranto. La De Felice, nelle scorse settimane, è finita al centro di una polemica legata alla frequentazione con Patrizia Vendola, sorella del governatore della Puglia. Il motivo della polemica è presto detto: Susanna De Felice, lo scorso 30 ottobre, ha assolto Nichi Vendola dall’accusa di abuso d’ufficio formulata dai Pm Desirée Digeronimo e Francesco Bretone in relazione ad una inchiesta sulla sanità barese. Dopo l’assoluzione furono proprio i due Pm ad inviare un esposto al Csm nel quale veniva segnalata l’amicizia tra il magistrato e la sorella del governatore. Ad “inchiodare” il giudice, una foto pubblicata da Panorama nella quale si vede il magistrato a tavola con Nichi Vendola.

Questa vicenda, legata alla sanità pugliese, ora avrà effetti anche sulla sanità molisana, rischiando di dilatare a dismisura i già dilatati tempi processuali, sino a portarli alle porte della prescrizione. Il rischio, come in altri casi, è che la vicenda finisca in un buco dal quale non è più destinata a riemergere, in un budello che alla fine inghiottirà tutti i 106 imputati accusati complessivamente di 116 capi di imputazione che vanno dalla corruzione alla concussione, dalla malversazione alla truffa sino all’associazione a delinquere finalizzata alla truffa.

Insomma, se è vero che non tutti i buchi sono uguali, è altrettanto vero che taluni tra essi, nel tempo, possono cambiare non solo di dimensione ma anche di nome. E’ il caso del buco molisano che, partito nero come Belzebù, è diventato una tarantella. Da “Black Hole” a “Black Olè!”. Non vi sembra di sentire un battito di mani e di nacchere? Non vi sembra di sentire un “Olè” da corrida? Peccato che qui, in casi come questo, a finire infilzato non sia né il toro con lo spadino né il torero con un corno, ma sia la pazienza dei cittadini e dei molisani, che sono sì cittadini di seconda serie ma c’hanno pure loro un limite alla tolleranza.

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