Finisce a Termoli l’esperienza lavorativa di Alberto Alfieri, chiamato 18 mesi fa dalla giunta Iorio a risollevare le sorti dello Zuccherificio del Molise. Il manager bresciano chiuderà il bilancio 2013 e poi passerà il testimone a Nicola Baranello, da poco più di un mese amministratore delegato anche della Gam di Bojano. L’ingegnere molisano proprio ieri è stato a Termoli per visitare la fabbrica e il funzionamento dei macchinari. Ed è proprio lui a confermare che effettivamente è stato scelto dal presidente Frattura come successore di Alfieri, che con il governatore non ha mai avuto buoni rapporti. “Proprio Alferi si sta occupando del passaggio di consegne che avverrà entro la fine dell’anno” ha affermato Baranello che intanto confessa di aver avuto una buona impressione dello stabilimento termolese: “L’ho trovato ben messo dal punto di vista industriale” è stato il suo commento. Baranello è stato manager di diverse aziende e vanta una lunga esperienza in Fiat-Iveco. A lui dunque il compito di traghettare lo Zuccherificio del Molise in questa delicatissima fase. L’azienda nel frattempo, sotto la guida di Alfieri, è passata attraverso un concordato fallimentare e la creazione di una NewCo. Una ristrutturazione lacrime e sangue che sul suo percorso ha lasciato indietro 27 lavoratori considerati in esubero, e che tra prepensionamenti e incentivi sono tornati a casa. L’azienda è passata anche attraverso due bandi di vendita che sono andati deserti. Un lavoro difficile quello di Alfieri, che negli ultimi mesi è finito sotto accusa per onerose consulenze affidate proprio in tempo di vacche magre. Una gestione la sua che ha portato la scorsa estate anche al licenziamento di tre dipendenti storici dello Zuccherificio, tra cui due dirigenti, entrati in contrasto proprio con il managment. I lavoratori, che hanno capito che Alferi sta per lasciare, in un documento che hanno sottoscritto sperano che Baranello prenda in seria considerazione i veri problemi dello stabilimento. “Alferi 18 mesi fa ci era stato presentato come il futuro dello zucchero – scrivono i dipendenti – invece il futuro è stato per pochi manager, mentre tante persone sono state abbandonate al loro destino da questa scellerata gestione” hanno concluso.