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domenica, Settembre 8, 2024

Isernia, l’auditorium cade a pezzi

AttualitàIsernia, l'auditorium cade a pezzi

di ENZO DI GAETANO L’auditorium di Isernia soffre di invecchiamento precoce. Qualcuno dice che sta già cadendo a pezzi e non è ancora finito.
Un’opera mastodontica che ha posto il capoluogo pentro all’attenzione nazionale, prima per la spesa, considerata esorbitante, poi per un paio di inchieste. La prima della Procura di Roma, che investe le opere realizzate dalla famosa cricca Anemone-Balducci, poi per la denuncia fatta alla procura di Isernia da Franco Valente.
Il conto finale della prima parte dell’opera dovrebbe attestarsi intorno ai 55 milioni di costo finale, ma non è compreso nel totale né il completamento dell’ala staccata, né dei comparti posteriore e superiore. Ci vorrebbero altri dieci milioni.
Finora 55 milioni per una sala semi funzionante, perchè comunque manca la torre centrale e la buca per l’orchestra.
Nonostante questo, l’impresa che ha vinto l’appalto bandito dal Governo, in occasione del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, pretende i suoi soldi fino all’ultimo centesimo.
Ed è qui che sono intervenuti i responsabili dell’ufficio tecnico del comune di Isernia che in fase di collaudo finale hanno presentato le loro riserve. E non sono poche.
Si va dal precoce degrado generale delle opere ultimate, ai difetti strutturali, come, per esempio, le infiltrazioni, o sarebbe meglio dire, la pioggia d’acqua che, puntualmente, invade il piano superiore. Per non parlare dei camerini, decine di stanze vuote e non rifinite.
Il comune di Isernia ha fatto la sua parte, bloccando l’ultimo pagamento ma resta un dubbio: l’impresa aggiudicataria tornerà davvero a Isernia per perfezionare il suo lavoro, oppure andrà a finire tutto nel dimenticatoio con l’ennesima opera prima realizzata e poi lasciata a marcire?
Il sindaco Brasiello garantisce di no e ha promesso che l’auditorium non farà la fine di una qualunque cattedrale nel deserto. Staremo a vedere.

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