L’assessore regionale Scarabeo scende in campo a favore dell’ospedale di Venafro. Dice: “No alle imposizioni dal’alto”.
Come era facile prevedere il possibile azzeramento del Santissimo Rosario ha sollevato grossi malumori in città. L’orologio sembra essere tornato indietro nel tempo, quando migliaia di cittadini non esitarono a scendere in piazza per difendere qualche posto letto. Ora che la posta in palio è molto più alta, da Venafro puntualmente tornano a spirare venti di guerra. Tra i primi a prendere posizione l’assessore regionale Massimiliano Scarabeo. Senza giri di parole, sul suo profilo Facebook ha scritto che “sarà Venafro intera a opporre resistenza di fronte a scelte che non guardano al diritto alla salute dei propri cittadini. Quindi è giusto rimarcare che le decisioni che verranno prese dovranno essere condivise e non imposte”. “Un territorio come il nostro – ha detto ancora l’assessore – non può essere privato dei servizi minimi assistenziali e perciò, nonostante certi “piani” o proposte, continuerò ad impegnarmi affinché il nostro ospedale continui a esistere e operare, anche se oggetto di una rimodulazione della propria offerta sanitaria”. L’augurio di Scarabeo è che il confronto continui e che si arrivi a scelte condivise, in caso contrario non esiterà a schierarsi dalla parte dei suoi concittadini. Anche il sindaco di Venafro, Antonio Sorbo, la vede allo stesso modo: oltre a parlare di un “piano aziendale truffa”, si dice pronto a dare battaglia.