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lunedì, Aprile 21, 2025

Sanità. A giugno Massicci lascia: salta il Tavolo?

AperturaSanità. A giugno Massicci lascia: salta il Tavolo?

di PASQUALE DI BELLO

A giugno Francesco Massicci, ispettore capo del Ministero delle Finanze andrà in pensione. Massicci è il “titolare” del Tavolo romano sul rientro dal deficit sanitario che in questi anni ha imposto una cura di lacrime e sangue al Molise. La sua messa in quiescenza potrebbe avere ripercussioni negative sulla situazione attuale, provocando un sostanziale stop al lavoro sin qui fatto.

La notizia, in se, non è di quelle destinate a generare preoccupazione e allarme sociale. Un pensionamento non ha mai fatto paura a nessuno. Qui, invece, le cose sono diverse, perché la messa in quiescenza di Francesco Massicci, “proprietario” del famigerato Tavolo sul quale da anni si gioca il tressette del rientro dal deficit sanitario, potrebbe avere delle ripercussioni negative – se non letali – per la disastrata Sanità molisana. L’esito nefasto per i fatti di casa nostra è rappresentato da un sostanziale azzeramento di quanto sinora fatto e un ritorno al “via”, cioè al punto di partenza. Con un nuovo ispettore capo del Ministero delle Finanze in sostituzione del suo terribile predecessore a cui, seppure incidentalmente, un merito va riconosciuto, quello di aver fatto perdere le staffe ed essersi attirato i fulmini tanto del vecchio quanto del nuovo governatore della Regione Molise. Tanto Iorio, quanto Frattura, hanno a più riprese cercato di rovesciarlo il Tavolo romano e di seppellirci sotto Massicci e tutte le sue scartoffie ragionieristiche con le quali il Molise sta boxando da anni.

Esattamente dal 2007, da quando è cominciato questo incontro di pugilato imposto dai burocrati romani. Da allora ad oggi si sono persi per strada circa 500 posti letto e circa 700 addetti nell’intero comparto della Sanità molisana. Ora, specie ora, si tratta di capire quello che accadrà. Frattura ha presentato lunedì scorso in Consiglio regionale quello che è il suo programma operativo 2013 – 2015 e, considerando che il 2013 è già deceduto e il 2014 è appena iniziato, e aggiungendo poi il malcontento generalizzato che la proposta Asrem/Frattura sta scatenando da Termoli a Venafro, c’è da guardare con preoccupazione a questa nuova insidia.

Nicola Felice, presidente del Comitato 2San Timoteo”, dice che tra qualche mese anche l’attuale Commissario ad acta per il rientro dal deficit, cioè Frattura, verrà a sua volta commissariato e a quel punto la nomina toccherà ad un funzionario romano. Un tecnico catapultato dalla Capitale. Se questo fosse vero e coincidesse con la dipartita di Massicci non saremmo tornati al “via”, non toccherebbe ricominciare da zero ma da sottozzero.

 

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