di ENZO DI GAETANO Torna uno sprazzo di sereno sulla vertenza Ittierre.
Infatti, un risultato, pur se di breve periodo, è stato raggiunto: in prefettura, a Isernia, alla presenza dell’assessore regionale Petraroia, dei sindacati, dell’amministratore delegato, Petrollini, e dei dirigenti Inps, è stato firmato l’accordo auspicato ieri, a Roma, dal Ministero del Lavoro. In sostanza, l’azienda ha fatto rientrare le lettere della Cassa integrazione straordinaria e ha accettato per la prosecuzione, fino al 22 febbraio, della Cassa integrazione ordinaria.
Bisogna quindi attendere il tempo necessario per verificare se il giudice fallimentare dichiarerà ammissibile o meno il piano concordatario presentato dall’Ittierre
Fino ad allora tutto viene congelato: la rabbia dei lavoratori, le loro speranze e anche gli interrogativi sul futuro del Polo tessile di Isernia.
Se il giudice accetterà l’ipotesi di concordato, si andrà verso una New Company, probabilmente con l’acquisto da parte dell’Ikf.
Se invece il semaforo sarà rosso, si andrà verso il fallimento e a quel punto davvero il dramma sarebbe inimmaginabile, sia per Isernia, che per la regione Molise, che perderebbe il fiore all’occhiello della sua economia industriale, quel Polo tessile che era uno dei primi in Italia.
Ittierre, firmato l’accordo per la Cassa Integrazione
